Che cos’è un viaggio astrale? E’ possibile fare un viaggio astrale volontariamente?
L’astrale è uno dei piani sottili e chi decide di varcare la soglia del corpo fisico proietta la sua anima all’esterno di se volontariamente per raggiungere quella specifica dimensione, attraverso il viaggio astrale. Questa dimensione viene riconosciuta da specifiche religioni e filosofie, quali l’esoterismo.
Il viaggio astrale consente, secondo alcune teorie, il superamento di blocchi e permette di osservare il mondo in stato di alterazione della percezione dovuta al fatto che l’anima lascia il suo corpo. La trance è affine al viaggio in astrale.
La trance e il piano astrale sono qualcosa che appartiene all’umanità da tempo immemore infatti le antiche sciamane del periodo pre patriarcale erano solite fare sogni lucidi in stato di trance e anche lasciare il corpo fisico per ottenere risposte concrete a problemi della tribù o singoli di una persona in particolare. Quindi tali capacità ed esercizi nascevano per fare domande al divino, avvicinarsi ad un altra dimensione e trovare in quella le risposte che sul piano materiale quotidiano non si riuscivano a trovare. Ovviamente dalla preistoria ad oggi sono cambiate le tecniche e anche gli studi sui differenti piani, tra cui appunto quello astrale. Anche la teosofia studiò tale piano e le tecniche collegate alla trance.
Effettuare un viaggio nella dimensione astrale
Fare un viaggio astrale non è semplice, sia il corpo che la mente devono essere preparati a svolgere tale impresa e quindi prima di intraprenderlo vanno osservate alcune regole tra cui quella di concentrare l’attenzione su uno solo dei cinque sensi, questo va fatto perché bisogna sempre restare coscienti di ciò che accade al nostro esterno. Occorrerà rilassarsi e generalmente le persone scelgono di rilassarsi attraverso l’ascolto di qualche specifica melodia che aiuti a stimolare la tranquillità, fatto ciò si può cominciare il viaggio. Il viaggio astrale viene definito anche come obe un acronimo dall’inglese Out of Body Experience, talvolta l’acronimo è anche oobe ma molto più raramente. Alcune premesse sul viaggio astrale o obe appunto vanno comunque fatte.
La prima tra queste è che il viaggio astrale può essere spontaneo o desiderato, nel caso di obe spontaneo molte testimonianze al riguardo parlano di un fenomeno che sconvolge chi lo vive perché c’è coscienza di un alterazione e spesso ci si sveglia non muovendo il corpo fisico, il nostro consiglio se ciò accade è quello di focalizzare l’attenzione su un singolo arto e rilassarsi per poi iniziare a muoversi. Questa è la sostanziale differenza tra viaggio astrale controllato e sogno, infatti nello stato onirico il sogno influenza lo spostamento in astrale e più il sogno è dinamico più questa separazione dal corpo avviene e ciò spiega perché quando ci si sveglia si vive un effetti di paralisi sull’intero corpo, l’anima non è ancora rientrata e quindi per facilitarne il recupero agitarsi non è esattamente il metodo da consigliare anche se comunque questa è un esperienza traumatizzante e che sembra almeno una volta nella vita vivano tutte e tutti.
Il viaggio astrale volontario è tutt’altro argomento invece, molti testi sono ricchi di esperienze narrate proprio da coloro che hanno scelto di intraprendere questa strada verso la conoscenza di se stesse. Infatti il viaggio in astrale consente – se ben padroneggiato e appunto volontario – di scoprire blocchi e situazioni che magari in stato di veglia o materiale non si vogliono scoprire e/o esplorare.
Fase Rem del sonno e viaggio in astrale
Su questa tematica sono stati realizzati diversi studi e molti concordano sul fatto che il viaggio in astrale – controllato o meno – avviene nella fase rem del sonno ovvero quando il corpo fisico e l’anima si separano dal corpo eterico che le tiene congiunte in altre fasi, di sonno e ovviamente di veglia. C’è anche qualcuno che sostiene che non tutti possono viaggiare in astrale perché per farlo si necessita appunto di un anima e secondo alcune teorie non tutte le persone ne avrebbero una, questa teoria è molto rigida e comunque anch’essa ha raccolto consensi.
Tornando alla fase rem del sonno, questa facilita l’uscita dal corpo dell’anima grazie al fatto che la fase cosciente è separata – o meglio dovremmo dire distaccata – dal corpo eterico, quindi si ha coscienza benché non lo si rammenti una volta sveglia, e il corpo astrale viaggia grazie alla coscienza salda. Alcune teorie sostengono anche che la separazione dei due corpi sia necessaria alla ricarica del corpo eterico che viene definito prana, a causa del fatto che durante la veglia questo perde naturalmente energia e quindi – altrettanto naturalmente – deve recuperarla nel sonno.
Quando avviene il distacco questo non è mai definitivo e diciamo ciò per calmare eventuali paure determinate dalla paura di un viaggio astrale involontario, i due corpi sono tenuti insieme da quella che viene definita come corda o altrimenti detto cordone eterico che congiunge i due corpi. Si conosce l’esistenza di questo cordone che appare di colore argento grazie alle testimonianze delle persone che l’hanno vista durante la proiezione astrale, altre riferiscono che la corda diventa via via più sottile più l’anima si allontana dal corpo fisico.
Si può anche pensare che il legame possa spezzarsi, beh a quanto pare ciò non è possibile perché non c’è nessuna testimonianza al riguardo, va detto per coerenza però che c’è anche chi sostiene che durante i temporali i fulmini molto intensi e potenti possono spezzare il legame tra il corpo fisico e quello astrale ma tale teoria non è mai stata dimostrata. Inoltre il legame naturale tra i tre corpi consente sempre il rientro del corpo astrale in maniera naturale è solamente la psiche che influisce sul cammino e sul rientro del corpo astrale, come nel caso che abbiamo visto in precedenza ovvero la paralisi momentanea del corpo fisico al risveglio o la mente sollecitata da paure e tensioni ma comunque anche in quelle condizioni il corpo astrale rientra perfettamente nel corpo fisico.
Viaggio Astrale e Ipnosi.
Non è certo facile praticare l’esperienza del viaggio astrale, taluni pensano che sia fattibile solo per pochi illuminati ma ci sono dimostrazioni circa l’aiuto che l’ipnosi può dare. Come fare un viaggio astrale, quindi? Consigliata la visione di uno dei tanti video sull’argomento, che attraverso le musiche, i suoni e uno stato di concentrazione adeguata può aiutarvi in questa impresa. In questo video si parla di autoipnosi, è chiaro che è bene effettuare più tentativi e sempre e solo quando si è in rilassatezza e quiete, senza fonti di sconcentrazione.
Viaggi astrali : pericoli e credenze.
Il viaggio astrale di per se non rappresenta una minaccia all’integrità dell’anima, tuttavia specialmente nei forum di settore si discute spesso di esperienze di risvegli traumatici, di incontri negativi e quant’altro. Nulla da aggiungere al fatto che bisognerebbe aver timore dei vivi, e non di chi ha lasciato il suo corpo, tuttavia sconsigliamo il viaggio astrale a persone troppo deboli o fortemente condizionabili poichè lasciare il proprio corpo per entrare in una dimensione parallela potrebbe rappresentare effettivamente una esperienza non positiva.
Non crediamo sia possibile, almeno non con facilità, che uno spirito maligno entri nel corpo del viaggiatore, tanto che tutti ben sanno che lo spirito malvagio non necessita certo dell’assenza dell’anima dell’occupato, ma forme di coesistenza sono numerose ed identificate con la “possessione”. E’ dunque bene informarsi prima dei reali pericoli di modo da non incorrere in condizionamenti e auto convincimenti che rovinerebbero l’esperienza del viaggio astrale.
Le letture consigliate sono qui sotto riportate:
Abbiamo parlato ampiamente di come l’esperienza astrale avviene al fine di garantire una sicurezza e più certezze a chi desidera volontariamente compiere questa esperienza straordinaria e intensa assieme, volevamo anche dedicare una parte della discussione al fenomeno spontaneo che avviene nella fase rem aiutandolo a capire agli avventori e a coloro che l’hanno vissuto e cercano risposte in merito. Ora sapete cosa e come agire in entrambe le circostanze.