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L’eremita nei Tarocchi: la carta della ricerca.
L’Eremita nei tarocchi è la carta che porta il numero nove, è una carta definita in vari modi: Vecchio, Vegliardo, Saggio, Diogene, Osservatore; rappresenta la ricerca e l’osservazione, la sapienza, la saggezza, la comprensione e l’ascesa dell’anima verso livelli più alti, la meditazione, la riflessione.
L’Eremita nei tarocchi simboleggia la prudenza, la cautela ma non dettati da incertezze o paure ma bensì dalla consapevolezza dell’essere, la ricerca dei risultati perseguiti con filosofia analitica, con attenta osservazione. La carta padroneggia la conoscenza e il sapere, va oltre le apparenze, studia le verità superficiali e approfondisce filosoficamente la consapevolezza.
In senso positivo l’Eremita sprona a avanzare, con intelligenza e prudenza ma indica “l’andare avanti”, la conquista di obbiettivi, la realizzazione di progetti ponderati, spiritualità e evoluzione: fine di un ciclo.
In negativo indica egoismo, egocentrismo, tendenza alla dipendenza, superficialità, pigrizia, asocialità, carattere taciturno, solitudine. Spesso indica una persona che non si ferma a valutare con calma le proprie risorse e quindi sbaglia percorso.
L’eremita nei tarocchi : simbologia
La questione relativa alla carta dell’ eremita nei tarocchi deve vedere un distinguo temporale.In alcuni casi la carta è stata denominata il “vecchio”, il “saggio” e il “gobbo”. Nella prima simbologia, riscontrabile nei mazzi ferraresi, l’Eremita nei tarocchi non portava una lanterna ma una clessidra. Della lampada o lanterna abbiamo una prima rappresentazione in una incisione nel legno di san Cristoforo che porta il Bambin Gesù nelle spalle per traversare un fiume.
Taluni pensano a un’ attinenza tra l’Eremita e San cristoforo, tuttavia nell’incisione l’eremita si trova al di là della sponda e la sua figura è quella della fede, il tener viva la luce divina per permettere a Cristoforo la traversata. Nel tempo poi l’eremita nei tarocchi diventa una carta religiosa, il vestito diventa da frate e compare un rosario alla cinta.
La carta più comune dell’eremita porta la figura di un vecchio saggio, con una lunga barba candida, lo sfondo è buio e senza stelle, egli si appoggia a un bastone e porta una lanterna. Il vecchio è avvolto da un mantello, “l’atmosfera” e l’ambientazione dell’Arcano Maggiore, è di isolamento, distacco, solitudine, meditazione, può essere “letta” anche come profonda tristezza.
L’eremita nei tarocchi significato
Nella divinazione dei tarocchi eremita significa problematiche da affrontare, ma segnala anche la capacità di risolverle, porta consigli e incita alla calma, alla ponderatezza (elemento di virtù cristiana). In abbinamento ad altre figure vestite dei tarocchi può in alcuni casi segnalare problemi comportamentali di un congiunto, o di se stessi nell’inconscio; a secondo di altri abbinamenti invece indica “brutto carattere”, scarsa comunicazione, isolamento, malinconia.
L’eremita nei tarocchi non è di facile lettura, molto spesso si intende solo come uomo anziano, ma non è affatto detto che riguardi una figura anziana, ma come detto il significato eremita nei tarocchi può prendere valenze di introspezione, di isolamento non come malattia mentale ma come necessità insita nell’uomo di meditare per raggiungere uno scopo più alto.
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