Luoghi Misteriosi, luoghi con una storia spaventosa come Poveglia, un’isola situata nella laguna veneta, nota con il lugubre nome di “isola dei morti” o “isola maledetta” o anche “isola dei fantasmi“. La sua storia di orrori affonda le radici nel medioevo, e inseguito in un periodo più contemporaneo, la fama dell’isola di Poveglia è anche oggetto di varie controversie.
Ci sono alcuni che sostengono che quello che si racconta di questo luogo sono solo leggende senza fondamento, ma vi sono anche molti che sono convinti che sull’isola di Poveglia siano davvero accaduti gli orrori dei quali si parla da tempo. A smentire gli scettici però vi sono prove tangibili.
L’isola di Poveglia è letteralmente disseminata di corpi sepolti ovunque, che oggi affiorano dalla polvere, trasformati in scheletri dal tempo, e oggi lo stato totale di abbandono rende questo posto ancora più terrificante.
Chi ha avuto l’ardire di sbarcare sull’isola di Poveglia e visitarla ha riferito che vi si respira un’atmosfera inquietante, si percepisce nel silenzio rotto solo dallo sciabordio delle onde una sottile sensazione di paura e dolore. Si dice che siano le migliaia di anime che vagano ancora sull’isola tra la vegetazione incolta e gli edifici fatiscenti, anime che non trovano pace e la via della luce.
Ma cosa è accaduto di cosi terribile in questo luogo? Praticamente una lunga serie di eventi che hanno causato solo sofferenza e la morte di migliaia di donne, bambini e uomini che sull’isola hanno patito atroci tormenti, si dice che sull’isola siano stati rinvenuti più di 10mila cadaveri, ovviamente ogni notizia è più o meno attendibile, in ogni caso la storia dell’isola è legata alla grande epidemia di peste, la nota “morte nera” intorno al ‘700, a quell’epoca l’isola era disabitata, cioè non vi abitavano “civili” da molto tempo, perchè tra il ‘300 e il ‘400, dopo un’evacuazione forzata, era stata destinata al solo uso militare.
L’arrivo della peste costrinse le autorità veneziane a trasformarla in un lazzaretto, dove portare i malati e i cadaveri da bruciare, purtroppo a cuasa di una forma di isteria collettiva spesso venivano portate sull’isola anche persone non ancora contagiate, colpevoli solo di essere parenti o amici di soggetti colpiti dal morbo.
Tutta questa gente veniva abbandonata a sè stessa tra cadaveri e malati all’ultimo stadio, cosi l’isola di Poveglia diventò un grande teatro di morte, vi perivano ogni giorno centinaia di persone chi per la peste chi per la fame e la sete, in un crescendo di orrore e sofferenza.
L’isola di Poveglia poi restò nuovamente disabitata per anni, nell’incuria e nell’abbandono, solo le centinaia di morti seppelliti o bruciati in quella terra maledetta popolavano quel luogo mortale, anime senza pace che ben presto iniziarono a manifestarsi con apparizioni spaventose a chiunque sbarcasse a terra o si avvicinasse alle sue coste.
Poi ancora vari anni d’oblio avvolsero l’isola, che mantenne la sua fama tetra, fino a che, ai primi anni del ‘900, a Poveglia qualcuno costruì un edificio che diventerà il nuovo protagonista di un’altra storia orripilante. L’edificio venne eretto nel 1922 e ufficialmente fu recensito come casa di riposo per anziani, ma in realtà pare fosse una clinica per malati di mente, molti smentirono persino l’esistenza di quella struttura, ma vi sono prove tangibili che invece ci fu davvero un manicomio su quella terra dimenticata da Dio.
Il manicomio di Poveglia risulta essere stato attivo fino a tutto il 1946, nella clinica erano ospitati poveri dementi abbandonati li dalle famiglie, e la storia vuole che il direttore, pazzo e sadico compisse esperimenti atroci sui ricoverati usandoli come cavie.
Così altre morti sono andate ad aggiungersi ai già molti dannati dell’isola di Poveglia, dove aleggia ancora oggi un’atmosfera di morte, un luogo angosciante e speventoso che molti morbosamente vanno a visitare, per “vedere” i fantasmi, e l’isola di Poveglia non si fa pregare per questo, anime perse e disperate non ne mancano per terrorizzare chi ha il coraggio di mettere piede tra i ruderi fatiscenti dove tanto sangue è stato versato.
]]>