Lupi mannari, licantropi e licantropia

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Lupi mannari, licantropi e licantropia

I lupi mannari, anche detti uomini lupo, licantropi o affetti da licantropia, sono creature leggendarie del folklore e della mitologia, successivamente diventate di culto ed entrate a far parte della letteratura e di numerosi film a tema.

I lupi mannari sarebbero, secondo la leggenda, creature umane che una maledizione ha condannato a trasformarsi in bestie feroci ad ogni luna piena: a seconda della cultura di riferimento, la bestia in cui l’essere umano si trasforma a contatto con la luce della luna può essere orso, gatto o, appunto, lupo.

licantropiLupi mannari e licantropi non sempre sono la stessa creatura: spesso, con la parola licantropi vengono designati semplicemente dei lupi che divorano esseri umani, e che spesso possono decidere di trasformarsi secondo la propria volontà, dunque a prescindere dalla luna piena, e conservando l’intelletto e la ragione propri dell’essere umano. Per approfondire l’argomento clicca QUI.

Esistono i lupi mannari? Partiamo dal presupposto che, come nei casi di altre creature mostruose o leggendarie, Internet è pieno di foto e immagini di presunti lupi mannari: si tratta però di immagini artistiche, foto di lupi mannari create al computer o da abili disegnatori. Avvistamenti di lupi mannari si sono avvicendati nel corso dei secoli, a partire dal mito dell’uomo che si trasforma in lupo e viceversa, e che risale ai primordi della civiltà umana (addirittura, sembrerebbe, all’età del bronzo, durante la quale inizia a stabilirsi quell’intimo legame tra uomo e lupo, nel bene e nel male – il lupo come animale totem; il lupo cattivo come divoratore di greggi; il lupo amico che, addomesticato da cucciolo, riesce a fornire un prezioso aiuto contro i propri simili, per difendere le greggi).

Le leggende sui lupi mannari si moltiplicano in tutta Europa, dal Medioevo in poi; dal Settecento, invece, si inizia a sconfessare il mito del lupo mannaro, e la licantropia resta solo come sindrome di competenza della psichiatria: il malato, già “lunatico” di suo, ne approfitta per credersi bestia a tutti gli effetti.

Lupi mannari e licantropi

Il termine “lupo mannaro” vuol dire letteralmente “lupo che si comporta da uomo”. Licantropo è invece un lupo che ha la capacità di trasformarsi in essere umano: questo è il significato di licantropo in senso stretto.

Come diventare un licantropo? Inizialmente, la capacità di trasformarsi in licantropo, da uomo a lupo e viceversa, fu attribuita film sui licantropia poteri magici o alla conoscenza di erbe e rituali in grado di mutare la creatura umana in animale e viceversa. Tra le credenze di questo tipo rientrano quelle che attribuivano la capacità di trasformarsi in licantropo agli uomini che bevevano acqua piovana raccolta dalle impronte di un lupo, o che assumevano alte dosi di aconito, una pianta velenosa dalle foglie di color verde scuro.

Nel Rinascimento, la licantropia fu vista non più come un fenomeno che interessava quegli uomini in possesso di erbe magiche o rituali complessi, ma come una sorta di morbo trasmesso da un uomo all’altro tramite morso o per contagio. Le autorità ecclesiastiche cominciarono a condannare la licantropia e i lupi mannari, mettendo al rogo centinaia di presunti licantropi allo stesso modo di streghe e di altre creature considerate in combutta con il Diavolo.

Esiste il licantropo? L’avvistamento di un licantropo è stato descritto da molte leggende, soprattutto in campagna e nelle notti di luna piena. Si narra di esseri fortissimi, dalla sagoma umana e dall’incredibile agilità, che corrono tra i boschi e terrorizzano i viandanti sprovveduti che si trovano in giro nelle ore notturne.

Il lupo mannaro e la sessualità

Nel XVI secolo, sull’isola inglese di Guernsey, gli adolescenti che conducono una vita sessuale promiscua (e notturna) contraria ai canoni rigorosi e morali dell’epoca vengono definiti “lupi mannari”. In effetti, il lupo mannaro è tradizionalmente identificato con un uomo dotato dei principali attributi maschili (forza, agilità, aggressività, sessualità); la trasformazione in lupo mannaro accentua tutti questi tratti.

Anche la donna può trasformarsi in lupo mannaro, ma in questo secondo caso non sono certo i tratti maschili a risultare più evidenti; al contrario, il suo fascino si sostanzia in un diverso tipo di capacità attrattiva, in questo caso rendendola una creatura estremamente affascinante, irresistibile sia agli occhi degli uomini che a quelli delle donne.

Film sui lupi mannari e licantropi

Ritroviamo la figura del lupo mannaro e del licantropo in parecchi film, diventati in alcuni casi di culto: famosi film sui licantropi sono, ad esempio, Licantropia (2004) e la serie di Underworld. Tra i film dedicati invece ai lupi mannari possiamo citare Bad Moon – Luna mortale, Cappuccetto rosso sangue, Un lupo mannaro americano a Parigi. Un famosissimo film nel quale appare la figura del lupo mannaro è L’uomo lupo, film del 1941 diretto da George Waggner, diventato una delle pietre miliari del cinema horror. Lupi mannari fanno una breve apparizione anche sullo sfondo del famoso film di Francis Ford Coppola Dracula di Bram Stoker, nel corso del quale lo stesso Conte Dracula assume, nel corso delle sue trasformazioni, la figura di un licantropo. I film su licantropi e lupi mannari hanno dato vita agli stereotipi che siamo soliti associare alla figura del lupo mannaro: trasformazione durante la luna piena, uccisione tramite pallottole d’argento e simili.

Esistono i licantropi?

La licantropia clinica è una sindrome di competenza psichiatrica da tempo nota. La licantropia consiste, in questo caso, in una malattia che è caratterizzata dall’ossessione da parte del soggetto di essere un animale selvaggio (tipicamente: un lupo), che lo spinge a comportarsi di conseguenza: in periodi di stress intenso, l’aggressività può essere esternata in questo modo, tramite l’assunzione di un atteggiamento animalesco e aggressivo che talvolta può rivelarsi pericoloso ai danni degli altri.

licantropiaLa licantropia è dunque una sindrome clinica a tutti gli effetti: nel 1977 si rende noto il caso di una donna affetta da questa bizzarra infermità, la cui schizofrenia si manifesta tramite episodi di licantropia e una sessualità instabile. La licantropia, in questo caso, forniva alla paziente un immediato sollievo dai dubbi circa le proprie preferenze sessuali.

Negli stadi più gravi della licantropia, i malati nutrono il desiderio di cibarsi di carne cruda e di sangue: numerosi sono gli esempi di assassini psicopatici che, credendosi licantropi, hanno divorato le proprie vittime, spesso cibandosi del loro cuore. Un’altra malattia che ha attinenze con la licantropia è l’ipertricosi, ovvero una crescita abnorme dei peli di tutto il corpo, anche nella zona del viso e della fronte: il soggetto che ne soffre inizia a somigliare veramente a un lupo, come in ogni storia sulla licantropia che si rispetti.

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