La Santa muerte

La Santa muerte E’ chiamata anche Nina Blanca, la Protectora, la Madrecita, la señora fautrice di miracoli ma sicuramente il nome che più la rappresenta è quello più diffuso, più noto: la Santa muerte. Andiamo a scoprire tutto sulla Santa muerte.

Santa muerte significato

La Santa muerte è l’abbreviazione di Nostra Signora della Santa Morte (in lingua originale Nuestra Señora de la Santa Muerte), si tratta di una divinità messicana di origini pre-colombiane, il cui culto a partire dagli anni 2000, ha avuto una significativa diffusione tanto che oggi si contano tra i 10 e i 12 milioni adepti in Messico e nelle altre aree ispanofone dell’America Latina.

Ma chi è la Santa muerte? La rappresentazione della Santa muerte è quella di uno scheletro femminile, che indossa una lunga veste e che ha in mano uno o più oggetti, generalmente una falce e un globo. La veste può essere di diversi colori. Se si cerca “santa muerte disegno” si possono trovare diverse immagini della figura, le differenze dipendono da devoto a devoto e variano in base alla funzione del rito che le è dedicato.

Santa muerte origini

La Santa muerte deriva dalla dea della morte Mictecacihuatl, una dea azteca, vestita nello stile delle donne dell’Europa medievale, come le statue delle Sante della religione cattolica. Un dea che governava sulle anime dei defunti ed era particolarmente festeggiata in alcuni giorni a lei dedicati.

Il culto della Santa Muerte è un culto misterioso e pittoresco, abbastanza recente nella storia del cattolicissimo Messico, ma che trova le proprie radici nelle tradizioni del popolo azteco e nelle antiche religioni pre-colombiane. È a partire dagli anni 2000 che si inizia a parlare in maniera esplicita e massiccia di Santa Muerte.

Il culto della Santa Muerte ha mixato il Cattolicesimo ed alcuni elementi pagani, mettendo quindi in atto la medesima operazione di sincretismo che si trova, ad esempio, nel Vudu haitiano e nella Santeria caraibica e cubana.

Il culto della Nina Blanca è quindi rimasto nella clandestinità fino al ventesimo secolo, fino ad allora la maggior parte delle preghiere e dei riti venivano celebrati privatamente. A partire dal XXI secolo, in particolare a Città del Messico sono sorte nuove organizzazioni religiose che hanno reso pubblico questo culto.

Oggi, si contano oltre 10 milioni di seguaci di questo culto, oltre a tutti coloro che alla Santa Morte vi si rivolgono solo in casi particolari. Dal Messico il culto si è diffuso in molte altre zone dell’America Latina e dopo la massiccia emigrazione messicana anche negli Stati Uniti.

Perchè ci si rivolge alla Santa muerte

La Santa Muerte non fa differenza tra bene e male. Darà quello che le si chiede purchè le si dia qualcosa in cambio.
La Santa muerte, si occupa quindi di qualsiasi tipo di problema, le si può chiedere aiuto su svariati argomenti a partire dall’amore alla legge, dalla salute all’economia. Nel contempo, però, non si deve considerare la Santa muerte una santa misericordiosa, ma, al contrario, altamente temuta. Per chiedere un favore alla Santa Muerte occorre avere un valido motivo, altrimenti potrebbe portare via con sé i cari di chi ha osato disturbarla per nulla.

Santa muerte preghiera

Sono diverse le preghiere dedicate alla Santa muerte eccone una
“A mi Nina Blanca”
Llegaste a mi vida y la llenaste de fe,
al principio tuve miedo,
pero luego comprendì que tù haces mucho bien.
Gracias te doy mi Nina Blanca,
por todas las bendiciones que le has otorgado
a esta devote tuya que quiere estar a tu lado,
porche tù eres esa luz que faltaba en mi camino.
Santissima Muerte, gracias por estar conmigo,
por cuidarme y protegerme.
Mi fe està contigo.”

“Alla mia Nina Blanca ”
Sei entrato nella mia vita e l’hai riempita di fede
all’inizio avevo paura,
ma poi ho capito che fai tanto bene.
Grazie, ti do la mia Nina Blanca,
per tutte le benedizioni che hai dato
a questo tuo devoto che vuole essere al tuo fianco,
portico sei quella luce che mancava sul mio cammino.
Santissima Muerte, grazie per essere con me,
per prendersi cura di me e proteggermi.
La mia fede è con te.”

Ecco un’altra preghiera da rivolgere alla Santissima:

Signore, nella tua Divina presenza, Dio Onnipotente Padre, Figlio e Spirito Santo, ti chiedo il permesso d’invocare la Santissima Muerte, la mia Bambina Bianca. Ti chiedo umilmente di rompere e spezzare ogni maleficio, incantesimo e oscurità che si presenti nella mia persona, nella mia dimora, nel mio lavoro e nella mia strada. Santissima Muerte, elimina tutte le invidie, povertà, avversioni e inerzie ti chiedo per pietà di concedermi [aggiungere una richiesta]. E che con la tua presenza benedetta illumini la mia casa e il mio lavoro, e così anche per i miei amati, dandoci amore, prosperità, salute e benessere. Benedetta e lodata sia la tua bontà, Santissima Muerte. Signore, ti ringrazio infinitamente perché vedo la tua bontà nelle prove cui mi sottoponi, che perfezionano il mio spirito, Signore, ti rendo grazie, in mezzo a queste prove avrò la tua Benedetta e Santa benedizione. Amen.”

Altare Santa muerte

Una volta che si è chiesta la grazia, è necessario dedicare un’ altare a Madrecita che abbia la sua effige sul quale lasciare doni e dove poterla venerare. Si dovrebbe lasciare una rosa e, nel caso in cui questa appassisca durante la notte, significa la Santa ha accettato di esaudire la richiesta.

Santa muerte messicana

In Messico la Santa muerte conta tra i 10 e i 12 milioni di devoti. I santuari dedicati alla Santa muerte sono tantissimi. Si tratta di luoghi sacri, di santuari dove tutto indica una forte presenza ultraterrena, amata, venerata e temuta, alla quale si offrono doni, ed alla quale si fanno richieste di varia natura, per buon lavoro, di avere salute, di guadagnare soldi e prosperità e le si dedicano preghiere e offerte in cambio di protezione. Un esempio è il santuario di Sant’Ana Chupitiro, in un piccolo villaggio nelle vicinanze di Patzcuarò. Qui la Santa muerte non ha nulla a che vedere con quelle cristiane.

Ma perchè il culto di Santa muerte si sta diffondendo cosi ampliamente?

Il culto della Nina Blanca rappresenta la manifestazione di un qualcosa che, seppur temuto ed oscuro, è comunque presente nelle vite di ognuno di noi. Un appuntamento ignoto che non si sa quando avrà luogo ma che però è certo per tutti.
Il culto alla morte esiste da tempi remoti ed era presente in particolare presso i “mexica” o aztechi, convinti che i cicli vitali della natura, come il giorno e la notte, sono equivalenti al ciclo vita e alla morte.

Se i defunti continuano ad intervenire nella memoria e nei gesti dei sopravvissuti, vale anche il contrario: i vivi non cessano di agire sui defunti, sui loro resti, sulle loro effigie. La Nina Blanca ci accompagna in ogni momento dell’esistenza, venerarla è un po’ chiederle di essere clemente con noi e con i nostri cari che non sono più tra noi. La Santa Muerte si manifesta, ti sta vicino , ti aiuta e ti ascolta, ma vuole in cambio attenzioni, devozione e venerazione. Non si deve deluderla.

Celebrare il culto della morte significa celebrare la vita. Se per il cristiano, la morte è solo il passaggio dalla vita precaria terrena ad una vita eterna, per altri, come i messicani, la morte è la via alla rinascita del principio delle forze vitali.
Si celebra la morte, perché si aspira alla vita ed alla rinascita.