Codex Gigas, la Bibbia del Diavolo

Una bibbia scritta sotto dettatura del Diavolo : il Codex Gigas

Il Codex Gigas in latino significa “enorme libro” è alto quasi un metro e pesa 75 kg. Al suo interno è contenuta la bibbia (antico testamento), cure mediche, testi di scongiuri e molto altro. Fu considerata l’ottava meraviglia del mondo per molti secoli. Il Codex Gigas, o bibbia del diavolo, esercita un fascino anomalo, nel corso della sua storia ha ispirato timore e brama di possederlo. Un libro maledetto e magnetico. Oggi si trova a Stoccolma, ma per qualche anno è tornato in repubblica Ceca, dove è stato scritto.

Chi ha scritto il Codex Gigas?

codex gigasUn monaco condannato a morte pare abbia scritto un’opera unica nel suo genere. Questo libro, la bibbia del diavolo conosciuta come Codex Gigas racchiude molti segreti ancora non scoperti. Ci hanno lavorato numerose persone, equipe di studiosi, ma il mistero permane.

La forza sinistra e diabolica che sembra celarsi dietro il Codex Gigas è inquietante, l’immagine più grande che sia mai stata disegnata su una Bibbia del Diavolo. Questo codice è l’unico libro dove accanto ai testi biblici vi sono scritte formule di potente scongiuro e sacre formule di esorcismo. Le pagine intorno al ritratto satanico sono ombrate.

In genere, proprio per l’impegno richiesto dalla ricopiatura di un libro intero, era previsto che un gruppo di scriba ci lavorassero. Era quindi escluso che un unico monaco potesse ultimare un lavoro simile. Chi può aver portato a termine un lavoro così straordinario? Dalla leggenda emerge che il manoscritto era stato scritto da un monaco di un monastero della Boemia.

La storia del Monaco che scrisse La Bibbia del Diavolo.

Un Monaco benedettino viene considerato peccatore, e condannato a morte. I monaci benedettini si sottopongono a grandi sacrifici all’epoca, e qualsiasi peccato viene pesato con grande rigore, portando punizioni estreme. Nel caso del monaco peccatore la decisione della confraternita è la morte, verrà murato vivo. Il poveretto promette così l’impossibile, si vuole impegnare nella trascrizione del più grande libro al mondo, e per dare prova di penitenza promette di portare a termine il lavoro in una notte. Nonostante la cosa fosse impossibile, i monaci accettano.

Pagina dopo pagina il monaco scrive e scrive, finchè a mezzanotte si rende conto di non potersi salvare e invoca il Demonio, l’Angelo Caduto, che risponde alla sua richiesta. Il Codex Gigas, la Bibbia del Diavolo ha così la luce.

Le prove dell’autenticità della Bibbia del Diavolo

L’analisi degli inchiostri fatta da pochi anni, avrebbe dovuto trovare differenze tra inchiostri esattamente come si usava nella scrittura dei manoscritti. Inchiostri metallici o inchiostri derivati da insetti. Il Codex Gigas, per tutta la sua scrittura, è stato scritto con lo stesso identico inchiostro, inchiostro  proveniente da insetti. Scoperta quindi sconcertante, perchè avvalora sempre di più la tesi che un unico scriba abbia lavorato alla stesura da solo.

La Bibbia del Diavolo: un libro maledetto

La vita di questo libro maledetto è seguita anche da accadimenti storici abbastanza inquietanti. Il monasterola bibbia del diavolo che lo possiede lo vende ad un’altro monastero, questo per motivi economici, poichè il monastero benedettino stava fallendo. Passato ai monaci bianchi, in un monastero nella città di Sedlec, il codex gigas viene posizionato in un posto d’onore, vicino ad un cimitero consacrato con la terra del Golgota.

I Monaci bianchi in pochi anni cadono in rovina, e un vescovo ordina di portare la Bibbia del Diavolo nel suo luogo d’origine, ma pochissimo tempo dopo arriva la peste bubbonica riempiendo con 30 mila corpi quel sito. Oggi quel monastero è diventato l’ossario di Sedlec, famosissimo e visitatissimo ancora oggi. La Bibbia del Diavolo continua a colpire.

In Austria il principe ereditario aspetta l’oroscopo annuale da Nostradamus. Il Giovane sovrano riceve il Codice Diabolico dai monaci, e ne rimane impressionato gettandosi a capofitto nello studio di tale manoscritto. Il Re Rodolfo già incline alla malinconia, diviene paranoico, asociale, e si rinchiude nel castello. Il suo regno piomba nel caos, incapace di governare viene allontanato dal trono, e l’Imperatore muore senza eredi, maledetto appunto. Il Regno cade in mano all’esercito svedese, e così la Svezia prende il possesso del Codex Gigas.

I soldati caricano il manoscritto in una cassa benedetta e viaggiano verso casa, con l’intenzione di presentarlo al sovrano, Cristina di Svezia, il sovrano donna dal grande futuro.  Cristina è l’unica erede del suo regno, e viene cresciuta esattamente come un maschio, rendendola forte e determinata, tanto da prestare giuramento al trono in qualità di Re e non di Regina. Cristina di Svezia ordina che il codex gigas venga sistemato nella libreria del Castello e lo cataloga come primo libro più importante. Tuttavia Cristina in pochi anni abdica e si converte al cattolicesimo, esiliandosi a Roma, porterà via con se molti libri ma misteriosamente lascia il Codex Gigas.

Il Codex Gigas a Stoccolma. 50 anni dopo la Bibbia del Diavolo continua la sua maledizione. Nel 1697, nel castello reale, il corpo di  Re Carlo XI deceduto viene esposto nella camera ardente. Nel castello divampa un terribile incendio, oggetti di valore, il corpo stesso del re, tutto brucia in quel rogo. Eppure il Codice non ha traccia di bruciature, ed è intatto, nessun indizio di un rogo viene trovato. Le ombre appaiono solo nell’immagine vicine alla raffigurazione del Diavolo.

In quanto tempo è stato scritto il Codex Gigas?

Da studi recenti, provando a riprodurre la tipologia di scrittura su pergamena, i tempi stimati sono di circa 5 anni 24 ore su 24. Il fatto strano è che i monaci non dedicavano tutto questo tempo durante il giorno avendo altre mansioni. 5 anni solo per scrivere, altri 5 per le iniziali e le miniature, altri 5 per tracciare le linee. Il lavoro era faticoso e logorante, per mani, schiena, occhi e via dicendo, ma ancora non si capisce come sia possibile. La Bibbia del Diavolo contiene una combinazione di testi unica al mondo, esiste infatti una sezione che rafforza alcune idee, la sezione di scongiuri.

La formula di scongiuro era usata anche come medicina preventiva, questo è vero, ma nessun benedettino avrebbe mai pensato di inserirle in una Bibbia. Alla pagina 290 ci sono formule magiche per malattie pericolose. Le formule contengono tutti i nomi della tentazione malvagia. L’nalisi di queste formule di scongiuro supporta ulteriormente la tesi che lo scriba fosse solo. Com’è possibile però che il Codex Gigas sia privo di errori? E’ assai raro se non impossibile.

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