Quando si parla di negromanzia è inevitabile non parlare anche di necromanzia due termini che fin dal medioevo, vengono confusi. Andiamo a fare chiarezza ed a capire in cosa consistono queste pratiche e quali sono le differenze.
Il termine Negromante deriva dal latino “nigro” che significa nero e dal greco “manteia”che significa magia, divinazione, pertanto il negromante è uno stregone, un mago capace di controllare e di praticare la magia nera. La negromanzia è quindi da intendersi come “magia nera”, associata all’evocazione dei morti, dei demoni etc
Il termine Necromante, invece, deriva dal greco “nekros” morti e “manteia” quindi magia, divinazione tramite i morti, il necromante è quindi colui che è in grado di parlare ai morti richiamandoli dal loro mondo con lo scopo di ottenere delle risposte per lo più su avvenimenti futuri. La necromanzia è quindi una forma di divinazione, nella quale i praticanti, chiamanti necromanti, evocano gli spiriti dei defunti.
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Secondo un’altra interpretazione il termine negromanzia deriva dal greco “nekromanteia” ossia Morte (nekros) e divinazione “mantela”. La negromanzia, secondo questa versione, sarebbe quindi una forma di divinazione praticata dai negromanti che evocano gli spiriti dei defunti. Quest’ultima versione, che confonde ulteriormente le idee, pare quindi accomunare le due discipline ma è opportuno evidenziare e ricordare le differenze sostanziali tra negromanzia e necromanzia.
La necromanzia è l’arte divinatoria che estende le sue capacità alle pratiche occulte della magia, e soprattutto l’evocazione dei morti; questo termine è anche sinonimo di stregoneria.
Le funzioni delle pratiche del negromante sono le stesse attuate dal necromante, ma vi sono delle sottili differenze che mettono le due figure su piani ben diversificati.
La necromanzia è lo studio delle energie negative, questo tipo di studio mette l’operante in stretto e continuo contatto con i cadaveri e la morte; e benchè sia un metodo macabro e in apparenza fine a se stesso, è bene sottolineare che questa figura basa i suoi studi anche su teorie a fondo non solo esoterico ma anche scientifico. La necromanzia classifica la morte come un passaggio delle già citate energie dal piano negativo a quello positivo, ovvero all’esistenza in vita. La negromanzia è il termine che definisce la pratica della magia, degli incantesimi di necromanzia messi in atto dal negromante.
La pratica della negromanzia ha origini antichissime, pare essere iniziata in Grecia, nell’antica Persia e nell’Europa medievale.
Le tracce scritte più antiche riguardanti invece la necromanzia risalgono ai Babilonesi, che la praticavano non solo per scopi “Divinatori”. Nella bibbia è citato l’episodio dell’evocazione (dell’ombra di SAMUEL) dalla pitonessa di Endor su richiesta di re SAUL in persona ( I re 28).
Demonizzata dal Cristianesimo la necromanzia è comunque riuscita a sopravvivere, i praticanti si rifanno ad antichi testi testi in particolare a testi Arabi. Nel tardo medioevo/rinascimento è tornata a far parlare prepotentemente di sé, e viene spesso confusa con la Negromanzia.
Spesso è stata “mischiata” con riti ed evocazioni di origine celtica. La sua pratica più elevata richiede una totale dedizione in termini di tempo e studio, sensibilmente di più che in altre pratiche esoteriche.
La definizione del termine “magia” e di tuttociò che comporta la pratica e l’attuazione di incantesimi, sortilegi e riti magici, ripresa da un noto trattato della Gilda dei Maghi è la seguente: La manifestazione tangibile delle abilità nel catalizzare, incanalare, plasmare e padroneggiare l’energia prodotta dalle vibrazioni dell’onda primordiale rendendola stabile e ripetibile.
La negromanzia e la necromanzia, anche se tramite diverse procedure esoteriche, praticano riti atti ad evocare i morti; e se oggi queste pratiche sono vissute con una visione più aperta, nel medioevo, la negromanzia era associata a pratiche e sortilegi o malefici, ovvero alla magia oscura ed anche all‘ evocazione di Satana, ossia alla stregoneria e va collocata nel periodo cruento della Santa Inquisizione, periodo in cui il negromante non aveva di certo vita facile.
Lo scopo dell’evocazione dei morti è quello di carpire i loro segreti, sfruttarne la saggezza, conoscere il futuro. I rituali di possono essere di diverso tipo a seconda dello scopo della divinazione ma tutti sono accomunati dal fatto di evocare lo spirito, evocazione che andrebbe compiuta entro un anno dalla morte altrimenti si rischia di evocare il fantasma e non la persona reale.
Questa pratica evoca gli spiriti dei defunti operando con la stregoneria e sfruttando la corrente di morte, ossia la lunghezza d’onda che è pervasa dalle energie residue del defunto. Si tratta di una sorta di linea diretta molto più potente se ci si trova in luoghi come cimiteri, obitori etc.
Entrambe le discipline occulte, negromanzia e necromanzia, sono accomunate da diversi riti, dai più noti come le sedute spiritiche e l’utilizzo della tavoletta Ouija oltre che dalla complessità degli studi.
La necromanzia è quindi la magia operata sulla morte, si fonda sul richiamo dei morti in vita, la negromanzia invece, pur operando sempre nell’ambito della morte, lo fa in un contesto e con intenti diversi ed è associata alla Magia Nera;
Uno dei fraintendimenti storici e semantici più noti è quello che da sempre aleggia sul Libro dei morti egizio, considerato per lungo tempo un antico testo che raccoglieva formule e incantesimi di negromanzia.
Il Libro dei Morti ha tratto in inganno in quanto ha fatto credere, nei primi decenni di studio sull’antico Egitto, che durante l’epoca dei Faraoni i sacerdoti egizi si dedicassero all‘evocazione dei morti. In realtà le formule del prezioso e misterioso libro non erano finalizzate a richiamare i morti dall’aldilà, ma erano bensì formule di “accompagnamento” per rendere il passaggio verso il mondo dei defunti più leggero e semplice al morto.
La negromanzia è citata più di una volta anche nella Bibbia, dove molti passaggi parlano dei riti oscuri e mettono in guardia contro di essi; di fatto la negromanzia era praticata nel mondo antico dalla Caldea alla Persia, e antichi testi riportano di grandi e famose figure di negromante.
Nel corso del tempo la negromanzia ha compiuto il suo cammino di pari passo con l’umanità e nonostante il progresso e l’evoluzione delle epoche ha continuato a esistere e ad essere praticata. Le attuali tecniche di divinazione si muovono in due sensi: lo spiritismo, cioè il tentativo di mettersi in contatto con gli spiriti dei morti e creature soprannaturali ed altri riti riconducibili a varie forme di negromanzia come, ad esempio, quello praticato a Haiti e in altri luoghi del mondo. Ci sono molti libri di necromanzia e libri di negromanzia interessanti per chi desidera approfondirel’argomento negromanzia, o per cho è interessato ad avere informazioni sul negromante praticante o sulla pratica della necromanzia, o, ancora, sui rituali, sui riti e sugli incantesimi.
Quando si parla di necromanzia, viene spesso citato, l’olio necromantico, vediamo di cosa si tratta.
L’olio necromantico, è l’olio magico dei morti, utilizzato sovente per eseguire i legamenti d’amore. L’olio magico dei morti, si dice sia composto da un miscuglio di sostanze in decomposizione, ossia di materiale organico estratto da cadaveri. A proposito dell’olio magico ci sono molte controversie: alcuni affermano che non sia efficace, anzi che sia una vera leggenda fondata su pratiche inesistenti o mai riuscite. Per molti padroneggiare le energie è impossibile attraverso una sostanza liquida e materica ma occorre un programma ritualistico e pratiche di manipolazione energetica di alto livello per attuare le varie pratiche.
Nonostante le diverse informazioni negative, l’olio magico dei morti è molto ambito e ricercato, oggi è possibile acquistarlo online direttamente dai Paesi dove viene prodotto, Thailandia, Brasile ecc ecc, si dice che i costi siano davvero alti, ma moltissime persone ricorrono a questa sostanza magica senza dubbi o timori, forse perché non tutti si rendono conto di avere a che fare con forze oscure.
L‘olio necromantico è la chiave per ottenere esaudita la richiesta di qualsiasi intervento da parte dell’anima della persona morta, conservata nell’olio. Occorre precisare che la Magia Necromantica va praticata direttamente dalla persona che vuole intervenire sul destino suo o di altri, come legare una persona a sé o eseguire rituali di sfortuna etc.
Ci aguriamo di avervi chiarito le sostanziali differenze tra negromanzia e necromanzia, due pratiche ben diverse ma con lo scopo comune di evocare i morti.
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La consultazione del libro è una vera e propria tecnica divinatoria che consiste nel tenere il libro chiuso fra le mani, nel concentrarsi su una domanda precisa, nell’appoggiare il palmo di una mano sulla copertina e accarezzare il bordo delle pagine, dal fondo all’inizio fino a quando in cui si sente che è arrivato il momento giusto per aprire il libro in una pagina a caso: li ci sarà la risposta alla domanda.
Il libro delle risposte è in grado di rispondere a tutte le tipologie di domande dal dubbio d’amore, all’indecisione sull’accettare o meno un nuovo lavoro, al perché di determinati comportamenti da parte di qualcuno, all’incertezza per il futuro. Ogni domanda avrà la sua risposta.
Su libro si può trovare le risposta giusta a qualsiasi domanda ci sta tormentando.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_section][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]
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Carol Bolt è una scrittrice e artista americana, che ha raggiunto la notorietà grazie all’idea di questo libro, un libro da utilizzare come una sorta di I Ching, strumento di divinazione per piccoli quesiti che ci assillano quotidianamente: devo accettare o no quel nuovo lavoro? Come devo fare per riconciliarmi con il mio partner, rivedrò lo sconosciuto incontrato in metropolitana?
Questo libro fornisce una breve risposta a questi piccoli quesiti, e l’autrice lo ha declinato in varie versioni: il Piccolo Libro delle Risposte, il Piccolo Libro delle Risposte d’amore, il Libro delle Risposte degli Angeli e quello dell’anima.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][/vc_section][vc_row][vc_column][wpsm_three_col_posts data_source=”ids” ids=”739, 2582, 2100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Come funziona questo libro interattivo? Trattandosi di una strumento online talvolta il libro delle risposte può non dare il consiglio che volete, se la frase non risponde alla vostra domanda, tornate indietro e ricliccate sul libro. Ci sono molte risposte dedicate all’amore ma anche su altre argomentazioni. Sono risposte dell’anima, la risposta è già all’interno di voi e questo “gioco” aiuta solo a farla uscire. A breve sarà disponibile anche il pdf della nostra personale edizione del libro delle risposte, continuate a seguirci..[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
]]>Pur essendo uno dei santi più noti del cristianesimo e il titolare di un numero di patronati che non ha pari nella cristianità, Giovanni il Battista è, dal punto di vista storico, una delle figure più misteriose e contraddittorie del Nuovo Testamento, tanto che qualcuno si è chiesto se sia esistito veramente.
Sotto questo punto di vista San Giovanni Battista può essere definito un personaggio evanescente in quanto, a parte che nei testi di natura catechetica, viene menzionato solo nei Vangeli e da Giuseppe Flavio.
Per questo motivo c’è stato chi ha supposto che in realtà San Giovanni non fosse mai esistito o che fosse una controfigura del Messia.
Secondo gli storici Giovanni naque intorno al 7 a.C. e morì nel 30 d.C.. Era figlio del sacerdote Zaccaria e di Elisabetta, cugina di Maria.
Le notizie della nascita di Giovanni arrivano direttamente dal Vangelo di Luca: l’angelo Gabriele apparve a Zaccaria annunciandogli la nascita di un figlio che “sarà ripieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre” (I, 16) e “andrà come precursore, con lo spirito e la potenza di Elia” (I, 17). Poiché Zaccaria non credeva alle parole dell’angelo, questi gli disse che sarebbe rimasto muto sino al giorno della nascita di Giovanni. E così fu. Quando nacque Giovanni, Zaccaria, non potendo parlare, scrisse sopra una tavoletta: “Giovanni è il suo nome” e da quell’istante riacquistò la parola.
Giovanni nasce durante il Solstizio d’Estate, esattamente sei mesi prima di Gesù che nasce, invece, durante il Solstizio d’inverno. Entrambi vissero sino ai 33 anni ed entrambi morirono per mano degli uomini.
San Giovanni Battista veniva definito il “precursore” perché preparava la via al Cristo e “Battista” perché battezzava nelle acque del Giordano:
“Io per me vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dietro a me è più potente di me, e io non son degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco” (Matteo, III, 11).
Verso il 27 d.C. San Giovanni si ritirò nel deserto dove visse da asceta, e dove annunciò l’avvento del Messia. La vita che condusse nel deserto fu molto dura: portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi, il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Questa descritta è l’immagine che tutti abbiamo del Santo
Nel 28-29 d.C. Battista iniziò la sua missione lungo il fiume Giordano, dove battezzo anche Gesù e iniziò ad annunciare l’ avvento del regno messianico ormai vicino, esortando alla conversione e predicando la penitenz.
Giovanni disapprovò la convivenza di Erode Antipa con la cugina Erodiade, e per questo venne incarcerato e poi decapitato su richiesta di Salomè, figlia di Erodiade.
Politicamente, Giovanni predicava, l’ascesi morale ma anche la giustizia sociale e l’attesa di un Messia che liberasse Israele dall’oppressione romana. Una figura positiva quindi quella che viene raccontata dal Vangelo: un uomo spirituale che non distoglie lo sguardo da ciò che è giusto anche a livello legale (tanto che muore per questo motivo). Una figura in linea con quella di Gesù del quale è percursore ed annunciatore. Ma è veramente cosi? Andiamo a conoscere altri punti di vista.
I Vangeli lasciano intendere tra le righe che tra Gesù e Giovanni ci fosse una qualche rivalità e che ci fosse antagonismo tra i rispettivi seguaci.
Tutt’oggi i Mandei, che compongono una piccola comunità religiosa a carattere dualistico, sostengono di essere i seguaci dei discepoli riuniti attorno al Battista, considerato il vero Messia in opposizione a Gesù, reputato invece un impostore.
Il loro rapporto con il Battista ha valso loro la defizione di “Cristiani di San Giovanni” nonostante siano del tutto estranei al cristianesimo.
I Mandei considerano il Battista come uno dei principali capi della loro setta, ma affermano di esistere da molto tempo prima del Battista. Uno dei loro libri sacri, il Drashia d-Yahia, è interamente dedicato a Giovanni Battista ed ai suoi rapporti con Gesù .
Secondo il loro racconto la nascita di Giovanni è annunciata in sogno e indicata dall’apparizione di una stella che rimane sospesa sopra Elisabetta, mentre il padre di Giovanni è Zaccaria, anziano e senza figli, esattamente come nel racconto del Vangelo. Dopo la nascita del bambino i giudei complottano contro di lui, per cui viene nascosto su una montagna sacra, dalla quale ritorna all’età .di ventidue anni, per diventare capo dei Mandei e, significativamente, da questo momento in poi è presentato come un guaritore.
Giovanni è definito un “pescatore di anime” e “buon pastore”, appellativi molto comuni riferiti a numerose antiche divinità mediterranee.
I Mandei contrappongono la figura positiva del Battista, con quella a loro dire negativa di Gesù. Loro indicano Battista non come precursore di Gesù, ma come il nucleo di una tradizione, probabilmente prettamente esoterica, che viene per molti versi “tradita” da Gesù stesso.
Giovanni Battista ancora oggi è venerato in molte società esoteriche e logge iniziatiche come quella dei massoni.
Si dice che Giovanni Battista abbia dato origine ad un’intrigante linea esoterica, denominata “tradizione giovannita”. Si tratta di una corrente che ogni tanto si manifesta in opere criptiche, come i quadri di Leonardo da Vinci, il genio rinascimentale che fu anche un occultista. Lo stesso segno del Battista, l’indice diretto verso l’alto, potrebbe avere un significato non riferibile in modo banale alla trascendenza.
Giovanni XXIII (Angelo Roncalli), il primo pontefice affiliato ad una loggia di liberi muratori, scelse il suo nome da papa proprio per tributare Giovanni Battista che è, tra le altre cose, il santo della Massoneria.
Giovanni Battista si festeggia il 24 giugno, durante il Solstizio d’estate, quando il sole è al suo apogeo. È bene precisare che Giovanni Battista non è il simbolo del Sole materiale, dell’astro che dà luce e calore al mondo, ma la rappresentazione simbolica del principio universale, il Fuoco Principio.
La leggenda lo vuole vestito di pelle di agnello o di ariete vergine, è, dunque, l’immagine del sole e della costellazione dell’Ariete.
Il 24 giugno è anche il giorno della prima “apparizione mariana” a Medjugorie, fenomeno in qualche modo riconducibile alla Xenologia.
Sempre il 24 è il giorno della nascita dell’Ufologia contemporanea iniziata appunto il 24 giugno 1947, quando Kenneth Arnold, uomo d’affari statunitense, avvistò, a bordo di un piccolo aereo, presso le Cascade Mountains (stato di Washington), nove grandi oggetti di forma quasi discoidale e dall’aspetto metallico.
I giorni del solstizio sono considerati i giorni del passaggio e da sempre è necessario esorcizzare la paura dell’evento con riti propiziatori che nella cultura popolare, nel corso dei tempi e nei vari luoghi, si sono intersecati e sovrapposti fino ai nostri giorni. La festa di San Giovanni porta con sé tantissimi rituali proprio per questo.
La notte del solstizio estivo rappresenta un passaggio importante: si tratta del momento in cui il Sole entra in contatto con la costellazione del Cancro governato dalla Luna (elemento acqua) ed è anche la notte più breve dell’anno. E’ il trionfo massimo della luce e nel contempo è anche il suo opposto, ossia il lento declino fino al culmine a dicembre. Secondo le tradizioni nordiche, il 24 giugno è giorno di mezza estate. Il mondo naturale e il soprannaturale si compenetrano e succedono “cose strane”. Questo giorno viene ricordato da Shakespeare nel “Sogno di una notte di mezza estate”, giorno in cui realtà e sogno si confondono a tal punto da non riuscire a distinguerli.
Sono tanti i riti propiziatori che si eseguono il 24 giugno nella notte di San Giovanni.
Già dall’antichità nella notte di San Giovanni si raccoglievano le erbe per preparare i medicamenti e protezione sia fisica che spirituale di tutta la famiglia, la più famosa è quella propriamente chiamata erba di San Giovanni, l’iperico o scacciadiavoli (Hypericum perforatum), pianta officinale del genere Hypericum che vanta proprietà antidepressive e antivirali.
Durante la notte del 24 giugno da semore si fanno i falò di San Giovanni per scacciare le tenebre e i malefici.
Durante la notte del 24 giugno si forma la “guazza di San Giovanni”,la rugiada che viene raccolta nella notte di San Giovanni sui campi prima dello spuntar del sole, che garantisce fecondità e salute e che bagna le piante che si raccolgono rendendole magiche.
A Napoli, si celebrava San Giovanni associando rituali legati al mare.
San Giovanni simboleggia la consapevolezza, la comprensione e la conoscenza di sé, la metamorfosi della coscienza dell’Io, la percezione del Sè , la realizzazione del proprio Sè individuale che precede quello del Sè Supremo.
San Giovanni viene rappresentato da Leonardo in modo del tutto diverso dalla tradizionale iconografia che lo vede un eremita patito e scarnificato dagli stenti. Leonardo Da Vinci rappresenta San Giovanni giovane, sensuale, ambiguo, bello, attraente un soggetto a metà tra cristianesimo e paganesimo.
La mano sul cuore, allude all’umanità del Messia di cui Giovanni profetizza la venuta, con l’altra mano indica il cielo per segnalare anche la natura divina del Cristo che verrà. Altra interpretazione è che la mano sinistra che accenna al cuore è un richiamo al corpo e alle pulsioni e l’altra mano indica che questa strada è necessaria per l’accesso al Divino.
Chissà quale di queste rappresentazioni meglio rappresentano san Giovanni Battista, resterà una domanda senza risposta come le tante domande che ruotano attorno a questo personaggio misterioso che, sicuramente, ha un legame con l’esoterismo così come magica è la notte di San Giovanni della quale occorre prendere il meglio.
Il pendolino magico è uno strumento per la divinazione che nasce molti anni fa. Il pendolino divinatorio invece ha una storia legata soprattutto alla scoperta di luoghi sulle mappe o all’individuazione di laghi, fiumi, corsi d’acqua, avvallamenti nel terreno, aree nascoste, nella radiestesia, etc…. Infatti il pendolo divinatorio veniva impiegato ancor prima con un bastone che si ramificava in due e individuava le energie della terra.
Anzitutto potete scaricare e stampare l’immagine di geometria sacra che trovate qui, perchè può essere un’ottima base per allineare voi e il vostro pendolino a delle energie equilibrate.
Non siamo d’accordo con chi sostiene che le risposte del pendolo siano univoche, esattamente come altri metodi di divinazione la risposta si adatterà alle vostre vibrazioni. Tendenzialmente, però, il movimento in senso orario del pendolo corrisponde a un SI, mentre la rotazione antioraria corrisponde al no. Verticale e Orizzontale hanno le medesime regole. Imparerete a verificare voi stessi il valore delle oscillazioni del pendolo magico! Se state cercando ad esempio un oggetto in una mappa, l’oscillazione/vibrazione potrebbe farvi individuare il posto preciso. Non necessariamente punto per punto porre la stessa domanda: “si trova qui?”.
Tutt’altro scopo ha invece il pendolino d’amore. Questo è impiegato per capire se una persona ama un altra, se la tradisce e in generale viene utilizzato per porre domande precise.
Con il pendolo dell’amore potrete:
– Porre domande sulla persona amata
– Porre domande su eventuali tradimenti
– Porre domande dirette tipo: F ama G?
– Porre domande sulle relazioni non ancora iniziate
– Porre domande su relazioni in corso
– Porre domande sulle aspettative in amore
Il pendolo amore risponde a tutte le domande su questo tema.
Come porre le domande al pendolino magico:
Le domande vanno poste in maniera diretta e circostanziata. Il pendolino magico non risponde a domande di questo genere:
“Tra A e L chi devo scegliere?”
Risponderà invece a domande come quelle che seguono:
“ A è indicato per me?” “L è indicato per me?”
VAI AI MIGLIORI ESOTERISTI!
Quindi se avete da porre una domanda su due persone distinte, dovete porre al pendolino magico prima una domanda su una delle due persone e poi sull’altra.
Un altro genere di domanda al quale il pendolino magico divinatorio non risponde è la seguente:
“Quanto piace la pasta con basilico a L?”
La domanda giusta da fare è la seguente:
“Se preparerò la pasta con basilico a L stasera, la gradirà?”
Le domande devono essere dirette perché esso risponde oscillando e può rispondere SI o NO (diversamente dalle carte in cartomanzia) non argomenta, di conseguenza i quesiti devono essere diretti e prevedere il tipo di risposte che questo strumento divinatorio fornisce in maniera standard.
]]>Era possibile attraverso i transiti astrali prevedere l’arrivo del Coronavirus? Se si, possiamo chiedere alle stelle quando l’epidemia si arresterà?
Molti astrologi già in tempi non sospetti, per tutto il 2019, parlavano del sinodo del capricorno nel 2020 sottolineandone la pesantezza energetica. Le dinamiche del 2020 erano già chiare, dovevamo prepararci ad energie tiranniche e severe a livello globale. Isolamento, introversione, l’ombra di Plutone in emersione proiettava un mondo nascosto, oscuro, o semplicemente invisibile (pensiamo ai virus, invisibili ad occhio umano).
L’ingresso di Urano in Toro rispetto alla carta di nascita dell’ Italia ha portato ad emergenze di carattere sanitario nel Paese, questo perchè Urano in transito alla Luna radix del nostro Paese ha creato un’ opposizione a Luna in Scorpione. Energie molto forti, generazionali e globali. Urano in Toro opposto alla Luna terminerà di essere influente da circa il 7 maggio. Giove Saturno in Acquario poi negli ultimi mesi del 2020, porteranno degli strascichi che potrebbero però dipendere da problemi economici o di riassetto.
Considerando che Urano è in sesta casa, quella della salute, e la Luna in dodicesima, quella dell’isolamento, tutto poteva verosimilmente portare a una emergenza sanitaria.
Ancor più significativa è la presenza di Giove come indicatore di una difficoltà economica. Plutone si trovava in Capricorno sia nella crisi del ‘29 che nella crisi economica del 2008.
Da questa crisi impareremo ma le regole di sopravvivenza saranno definite da profondi cambiamenti.
L’estate 2020 poi vede Marte in Ariete che infiamma e da fuoco, probabilmente durante l’estate qualcos’altro dovrà emergere. La grande congiunzione Giove Saturno (dicembre 2020) segnerà un cambiamento a livello mondiale, di regole, di situazioni globali. Il momento è difficile, un momento grave, ma che può davvero portare a un cambiamento enorme, allo spezzarsi delle abitudini. Saremo testimoni di qualcosa di globale con Saturno che ricostruirà una nuova forma, e quando ritornerà (ipotizziamo il Acquario) vi sarà una nuova età dell’oro.
André Barbault aveva previsto l’arrivo della Pandemia
Nello studio delle cicliche planetarie secondo la tecnica di André Barbault (classe 1921, uno dei più autorevoli padri dell’astrologia moderna),il 2020 rappresenta l’anno più importante per il coinvolgimento di una grande congiunzione Saturno Giove e del coinvolgimento di Plutone con Saturno. Queste cicliche rappresentano i momenti astrologici in cui una serie di transiti creano una energia di “crescita” o di “decrescita”, ovvero costruzione o distruzione, con eventi più o meno globali che in qualche modo causeranno un cambiamento per una parte della collettività.
Partendo dalle simbologie, l’emergenza coronavirus esplode in Cina, la Cina è abbinata a Plutone (e ad altri paesi Arabi). L’OMS viene allertato dalla Cina a fine 2019 rispetto all’emersione di ricoveri con sintomatologia respiratoria ipotizzando la causa virale. Solo a inizio 2020 viene individuato il virus RNA, tuttavia il transito Saturno Plutone (entrambi in Capricorno) si sta perfezionando. Il 12 gennaio l’aspetto è in partile (aspetto preciso, il momento esatto della congiunzione). La collettività si rende conto dell’emergenza.
L’emergenza sanitaria deriverebbe da cibo prodotto con scarsa igiene, manipolato quindi in modo errato (Urano in Toro, legato all’economia ma anche il cibo e all’ingestione del cibo). I cambiamenti delle norme igieniche per la Cina segneranno quindi una vera rivoluzione. Qualora fosse stato realmente il pipistrello a creare il problema è bene considerare che il pipistrello è legato a Plutone e Saturno.
La malattia si sviluppa negli alveoli, con un’importante infezione che si collega all’asse terza nona, a livello di energie del corpo (per molti astrologi asse sesta nona è legata all’attività degli apparati). Vediamo che le persone fragili sono più in pericolo, il Coronavirus infatti sembra non colpire particolarmente i giovani ma la fascia anziana della società. Perchè? Perchè la congiunzione Plutone Saturno in Capricorno rievoca chiaramente il “vecchio”, colpendo la dimensione degli adulti e degli anziani.
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Grandi conoscenze esoteriche permisero a Re Salomone di comunicare con spiriti eletti ed illuminati, ottenendo da essi l’aiuto e la potenza necessaria per vincere su tutti i suoi nemici; l’immensa saggezza e la conoscenza così grande rendevano evidente che Dio era con lui. Per la magia salomonica la sapienza soprannaturale che metteva Re Salomone al di sopra di tutto è stata la via per tutte la Magia Cerimoniale che ancora oggi in molti operano. Inutile a dirsi, la magia salomonica funziona poiché frutto di un enorme conoscenza e di percorsi che dalla profondità della terra portano al cielo (ricordando il sigillo alchemico).
Per praticare gli Insegnamenti Salomonici bisogna essere dotati di particolari capacità sensoriali e conoscenze esoteriche. In prefazione ad uno dei manoscritti tardomedioevali è specificato che per quanto il testo descriva e corregga eventuali errori, il mago o l’officiante deve comprendere profondamente ciò che sta facendo o non funzionerà nulla. Non vi sono oggi giorno moltissimi soggetti con queste caratteristiche ma ve ne sono in numero sufficiente in grado di praticare i Riti magici Salomonici. I rituali salomonici comprendono quindi un grande studio e forte conoscenza della materia.
La magia salomonica impiega molto tempo a distinguere i tempi, le ore magiche, e i materiali magici, esistono delle tavole indicanti le ore planetarie nelle quali agire, i giorni prediletti e altri dettagli. Il fatto che non sia possibile visionare testi di magia salomonica originali, mette spesso in discussione tale materia, tuttavia è come mettere in discussione i Vangeli, un atto di fede è dovuto.
Salomone distingue nello specifico una funzione per ogni singolo pianeta, di seguito una lista di funzioni e reggenze:
Chiaramente per la magia salomonica ogni giorno è retto da un pianeta, va da se che avremo delle indicazioni già dai nomi stessi:
Lunedi-Luna; Martedì-Marte; Mercoledi-Mercurio; Giovedì-Giove; Venerdì-Venere; Sabato-Saturno; Domenica-Sole. Le ore magiche, invece sono da calcolare con un metodo che probabilmente è cambiato proprio nell’ultimo secondo, ma che è a prova di errore. Ci sono 12 ore del giorno e 12 ore della notte. Per scoprire le ore magiche del giorno è sufficiente fare questa operazione:
(orario del tramonto – orario dell’alba) / 12 Ipotizzando che il sole sorge alle 7 e tramonta alle 20 il calcolo dell’ora magica sara 20-7=13h /12= 65 minuti. Naturalmente per praticità conviene trasformare le ore in minuti. Abbiamo quini da questa operazione la durata dell’ora planetaria che è di 65 minuti. La seconda cosa da sapere è che ogni giorno della settimana ha inizio con l’ora planetaria dello stesso pianeta. La prima ora del Lunedì sarà l’ora della Luna, la seconda di Marte e via dicendo.
Per le ore magiche notturne vale la stessa regola. In inverno chiaramente, considerando che il tramonto arriva in molte parti d’Italia già alle 17 del pomeriggio, avremo ore diurne molto brevi e le notturne più lunghe. Esistono comunque dei calcolatori online delle ore planetarie. Ma ricordatevi sempre di inserire alba e tramonto della vostra precisa località.
Di grande importanza e molto ambiti sono i Legamenti d’Amore di Magia Salomonica, questi particolari riti agiscono sui principi naturali dell’energia, ovvero non obbligano e non impongono un sentimento, non forzano la nascita del medesimo ma fanno leva su attrazioni interiori e le portano in superficie, liberano da litigi e malintesi e liberano l’amore se impedito e osteggiato da terze persone. L’operatore agisce in modo che il sentimento cresca libero e che si consolidi. Non è una forma di plagio ma un rito mistico a favore delle alte energie benefiche che vengono riequilibrate attraverso la magia salomonica.
Il rituale di Venere entra di diritto nei riti planetari, e nella fabbricazione dei pentacoli planetari che Re Salomone riteneva indispensabili alla riuscita del rito. Uno dei riti più conosciuti dell’alta magia salomonica è appunto il rito di Venere, che si poggia sul pentacolo di Venere ove sono iscritti i nomi degli angeli, come Anael, principe di Venere e dell’amore.
Attraverso i pentacoli di Venere, che sono più d’uno, si otterrebbe il ricongiungimento così come l’amicizia o il farsi ben volere. Il pentacolo di Venere nella sua trascrizione in pergamena o con l’incisione sui metalli resta senz’altro una delle applicazioni concrete della sapiente magia salomonica per questioni sentimentali. Anche se parliamo di Alta Magia Cerimoniale, resta chiaro l’adeguamento ai nostri tempi grazie anche alle sperimentazioni avute dalla rielaborazione dei grimori.
Nei testi in modo indiscusso di parla della pericolosità delle invocazioni di spiriti, essi infatti possono ingannare, dichiararsi con un nome errato e prendersi gioco dell’officiante nonchè mettere in pericolo i partecipanti. Per questo è necessario costruire un cerchio di protezione o cerchio magico. L’usanza di proteggersi all’interno di un cerchio è molto diffusa, i babilonesi usavano i cerchi di farina, gli indù cerchi di pietre, e secondo noi una buona protezione può essere data da un elemento sacro (come il sale benedetto ad esempio). Tuttavia nei grimori che trattano rituali di magia salomonica ci sono indicazioni contrastanti per la costituzione del circolo magico. Ciò su cui tutti concordano è il fatto che esso sia indispensabile alla difesa.
Da l’immensa sapienza infusa in Re Salomone da Dio deriva la potenza esoterica dei Pentacoli Talismani, dei Sigilli Angelici e dei Sigilli Demoniaci che egli creò. Dal manoscritto conservato a Parigi nella Bibliothèque de l’Arsénal, Les Vraies Talismans, abbiamo ottenuto tutte le immagini dei pentacoli salomonici e planetari che abbiamo oggi. I pentacoli Planetari possono essere considerati anche dei veri e propri talismani ma è bene considerarli più come “polarizzatori di forze magiche” che agevolano la richiesta fatta agli spiriti supremi. Ci sono quindi diversi pentacoli solari, di Venere, di Marte, ciascuno con delle incisioni specifiche ma alla base ogni pianeta, come già detto, vuole siano rispettate determinate caratteristiche come orari, giorni, colori (ad esempio Saturno è nero) segni, piante e signature etc etc
Solo nella Chiave di Salomone ci sono tutte le indicazioni su come gestire tutto questo rito preparatorio. Infine la Chiave di Salomone indica chiaramente che chiunque voglia praticare l’alta magia salomonica deve conoscere l’arte di fabbricare i pentacoli salomonici. Quando si parla di sigilli magici è chiaro che si ricordano i sigilli salomonici non sono altro che tali pentacoli, ovvero delle chiavi di apertura necessarie alla magia cerimoniale per eseguire con precisione la vera magia salomonica.
Non è sempre chiaro come utilizzare un sigillo o pentacolo magico. Il loro utilizzo nella magia salomonica è complesso e fonte di sperimentazione da parte dell’esoterista. Nella foto vediamo il quindi sigillo della Luna, una della sue caratteristiche è aiutare il possessore nella comprensione in dimensione onirica, dunque ad avere delle risposte in sogno. Viene iscritto il nome dell’angelo Icadiel in ebraico ” כדיאל
Tale angelo può difenderci dalle ombre della notte, può mettere in comunicazione con il mondo degli spiriti ma può anche portare distruzione e rovina. Il braccio all’interno del sigillo lunare indica i nomi di Dio, Y-H-W-H, Elohym e i nomi di due angeli, Icadiel e Azrael. Intorno al sigillo magico un verso di un salmo (2,68).
L’attivazione dei pentacoli in magia salomonica non è del tutto chiara, per molti i materiali scelti sono di fondamentale importanza, tuttavia, i corrispettivi planetari non sempre danno tale possibilità. Si pensi a Mercurio, non è possibile forgiare un pentacolo in mercurio chiaramente. La Luna vorrebbe l’argento, materiale facile da reperire e non esageratamente costoso, ma abbiamo sperimentato che la pergamena è più che valida. L’importante è rispettare tutto il resto del procedimento.
La magia salomonica prende il nome dal re Biblico Salomone, figlio di David e dal celebre libro la Clavicula Salomonis (chiave di Salomone). Per molti secoli si sono discusse le origini della salomonica, ma noi siamo certi che esista. L’ origine babilonese e semitica della Chiave di Salomone è evidente dalla disposizione dei riti iscritti e da certe parole che sono arrivati fino a noi, in occidente, presumibilmente da Gnostici e Cabalistici. Certamente non tutti i manoscritti possono essere ricondotti al passato antico. Molti criticano il contenuto diabolico contenuto, ma gli occultisti dimostrano che le invocazioni contenute sono un’opera aggiuntiva. Tra l’altro è bene ricordare che il “magus” e l’Alta Magia Operativa devono conoscere tutto, ogni strada, la sete di sapere chiaramente spinge oltre gli operanti.
Sono molti i manoscritti, del tardo medioevo, in lingua latina e francese, tuttavia per riprovare l’antichità della Chiave di Salomone è bene sottolineare che nel primo secolo lo storico ebreo G.Flavio fa riferimento a un libro di incantesimi per evocare gli spiriti maligni attribuito proprio a Salomone, con questo il famoso mago Eleazar esorcizzò di fronte all’Imperatore Vespasiano i demoni comandandoli con l’Anello di Salomone. Possiamo trovare numerosi riferimenti persino nel Corano sono presenti tracce relative alla tradizione salomonica.
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]]>La radioestesia, o radiestesia, è una pratica molto antica, oggi ritenuta una pseudoscienza; essa consiste nel reperimento di informazioni od oggetti nascosti tramite uno strumento (un pendolo, una verga o altri oggetti similari) utilizzato secondo alcuni per amplificare poteri magici già in possesso di chi lo utilizza.
La persona che pratica la radiestesia è detta radioestesista.
Anticamente, la pratica della radiestesia era utilizzata come strumento divinatorio, allo scopo di conoscere il volere degli dei o la colpevolezza di un imputato in un processo. La pratica non ha, in sé, nulla di particolarmente esoterico o misterioso: essa consiste, banalmente, nella percezione di energie invisibili, informazioni misteriose che ai più restano ignote, ma che alcune persone, dotate di una sensibilità particolare, possono individuare e decodificare.
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Il nome stesso, “radiestesia”, deriva dal latino e dal greco, e indica, letteralmente, la “percezione di radiazioni”, onde invisibili che non possono essere individuate a occhio nudo. Tutti noi abbiamo sentito parlare, ad esempio, della rabdomanzia, che è una delle applicazioni più conosciute della radiestesia: il rabdomante setaccia il terreno con una verga, solitamente biforcuta, alla ricerca di fonti d’acqua o di metalli preziosi.
La pratica oggi conosciuta come radiestesia si fa dunque risalire al XV secolo, quando in Germania si diffuse per la ricerca di metalli. Dalla Germania, la tecnica si diffonde in Inghilterra.
Nel Medioevo, periodo oscuro, durante il quale prolifera la caccia alle streghe, coloro che praticano la radiestesia vengono perseguitati con l’accusa di essere in contatto con il demonio. Nella seconda metà del Seicento, la pratica viene dichiarata definitivamente superstizione, o anche “satanica”: per poi essere, all’inizio del secolo successivo, bandita dall’Inquisizione nel corso dei processi.
Negli Anni Sessanta del Novecento, nel corso della guerra in Vietnam, la radiestesia viene utilizzata dai soldati statunitensi per la localizzazione di armi e tunnel. La radiestesia da allora subisce alterne vicende, vengono condotti esperimenti per verificarne la scientificità ma gli esiti sono altalenanti. La radiestesia viene utilizzata infine come termine che ricomprende al suo interno anche la rabdomanzia: quest’ultima si limita a ricercare acqua e minerali del sottosuolo, mentre la radiestesia utilizza anche altri strumenti (non solo la verga, ma come vedremo anche il pendolo, piastre, bacchette ecc.) e viene utilizzata anche per le ricerche a distanza.
Lo strumento della radiestesia, secondo alcuni, non sarebbe fornito di poteri propri, ma si limiterebbe ad amplificare i poteri del soggetto che lo utilizza. Gli strumenti maggiormente diffusi sono la verga, la bacchetta, il pendolo. La verga classica è in legno o in ferro, e possiede un’estremità biforcuta che ricorda una ipsilon. Il pendolo, invece, è un blocco di metallo (o di altro materiale) appeso a un filo.
Secondo alcuni, il pendolo funzionerebbe grazie all’amplificazione di micromovimenti del braccio e della mano; movimenti che partono comunque dal cervello dell’operatore. La bacchetta invece metterebbe in tensione i muscoli delle braccia e della mano, amplificando comunque le reazioni del cervello del radiestesista. Sarebbe infatti l’operatore a compiere “il grosso” del lavoro: i suoi poteri psichici non necessitano di uno strumento, se non allo scopo di fargli percepire meglio le vibrazioni; tant’è che è possibile anche praticare la radiestesia senza strumenti, utilizzando semplicemente il proprio corpo. Questa tecnica è chiamata “body dowsing”.
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Esiste un tipo di radiestesia detta sciamanica, il cui esponente di spicco è Raymon Grace. I suoi metodi di guarigione sono una felice sintesi tra le tecniche sciamaniche degli Indiani d’America, tecniche di pulizia e di controllo mentale e l’uso del pendolo. La radiestesia sciamanica ha un grande successo nella cura di negatività, malefici e danni al corpo sottile.
Raymon Grace se ne rese conto quando, agli inizi della sua attività di guaritore, faceva venire le persone da curare a casa sua: loro, andando via, stavano meglio, mentre alla moglie di Grace venivano continui mal di testa. I guaritori sono esposti a colpi di ritorno, o più semplicemente alle energie negative che tolgono ai propri “pazienti”, e che da qualche parte dovranno pure andare! Grace decise così di far fare il “lavoro sporco” a qualcun altro al posto suo: Esseri Spirituali, abitanti del Mondo Spirituale che eseguano il lavoro a livello energetico, confinando altrove le energie negative.
La radiestesia spirituale indaga nel profondo blocchi e situazioni problematiche della nostra vita (attuale e passata), allo scopo di favorirne l’evoluzione. A questo livello, spirituale appunto, la distanza non conta e non esiste: il radiestesista diventa capace di percepire le verità del subconscio, nascoste alla coscienza e alla conoscenza del soggetto – percependone passato e futuro, e gli aspetti problematici, rendendoglieli visibili. In tal modo il soggetto stesso, divenuto consapevole dei propri blocchi, potrà decidere gli interventi che desidera effettuare per evolvere, come uomo e come Entità spirituale.
Se fatta bene consente di indagare anche la propria salute, comprendendo cosa c’è che non va, e perché. Per tale motivo, la radiestesia è utilizzata anche nella scienza medica – è doveroso però avvertire che la radiestesia medica non ha, allo stato attuale, fondamento scientifico. Negli Anni Venti, l’abate Alexis Mermet sostenne di averla applicata con successo nella diagnosi delle malattie.
Il processo era basato su una credenza antica e diffusa, secondo la quale le malattie sarebbero provocate da un flusso maligno, una corrente sotterranea interna al corpo del soggetto. Quella medica è priva di fondamento scientifico, dal momento che non è mai stata dimostrata l’emissione di radiazioni da parte del corpo umano.
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Una branca della radiestesia, quella spirituale russa, afferma che la “biolocazione” (altro modo di definire la radiestesia) è basata principalmente sullo stadio evolutivo e spirituale dell’operatore che la effettua, e del suo contatto con il Sé superiore.
La radionica è uno strumento diagnostico di trattamento a distanza, che utilizza metodi e strumenti della prima: anche nella radionica, molto importante è la figura dell’operatore, che può effettuare interventi anche a distanza enorme dalla persona che vuole guarire: la distanza non importa, come dimostrato anche da numerosi testi e libri che trattano di questo argomento.
La radiestesia medica attuale è una metodologia mediante la quale un soggetto (operatore) esegue una diagnosi accurata delle condizioni di salute e dell’ambiente all’interno del quale il soggetto opera. Ad essere esaminato non è il corpo materiale, ma quello sottile, il corpo eterico: la distinzione è importante, dal momento che le malattie si rivelano in primo luogo a livello del corpo eterico, e solo successivamente in quello fisico.
Per effettuare la diagnosi, solitamente l’operatore si serve di un pendolo dei quadranti per la radiestesia: si tratta di uno schema geometrico, solitamente circolare o a forma di semicerchio, all’interno del quale vengono elencate le problematiche che si propone di risolvere.
]]>Un negozio esoterico, ad esempio quello nostro di DirectoryRex, è la scelta ideale per chi desidera operare utilizzando la forza degli elementi e della natura. All’interno del negozio esoterico è possibile trovare ogni sorta di oggetti utili ad effettuare rituali, a livello amatoriale o anche per persone più esperte. Si tratta di un posto all’interno del quale effettuare i propri acquisti in modo sicuro online: è possibile effettuare gli ordini in assoluto relax, direttamente da casa, e ricevere la spedizione nel modo che si preferisce.
Cosa è possibile trovare all’interno di un negozio esoterico? Teoricamente, ogni genere di cose. Gli articoli più diffusi sono le box, articoli completi che consistono in scatole o confezioni appositamente create per specifici rituali, come i riti di allontanamento o di purificazione, rituali di divinazione e simili. Gli oggetti venduti possono essere candele (di vari colori, a seconda del tipo di rituale da effettuare), erbe magiche, bambole, statuette, polveri e ogni sorta di strumento utile nel mondo della magia e dell’esoterismo.
Al giorno d’oggi, per un operatore esoterico non è infrequente pubblicizzare la propria attività online, in siti specifici all’interno dei quali spesso trova spazio la pagina dedicata al negozio esoterico. Si tratta di una pagina spesso curata e ricca di informazioni: all’interno di essa è possibile paragonare i prezzi e le offerte, talvolta pagando un prezzo inferiore per il materiale comprato all’ingrosso.
Vediamo un po’ quali articoli è possibile trovare in questo tipo di negozio, tenendo conto che, mentre negli altri negozi esoterici gli articoli sono solo degli assemblati, nel negozio esoterico di DirectoryRex ogni singolo oggetto è unico e già carico.
Le candele sono un oggetto di fondamentale importanza all’interno di qualunque negozio esoterico. Ingrediente quasi imprescindibile della maggior parte dei rituali, le candele magiche sono di diverso colore, a seconda del tipo di effetto che si vuole ottenere; nere per i riti di magia nera, rosse o rosa per i legamenti d’amore e gli incantesimi per favorire l’amicizia, verdi per attirare denaro… Solitamente, la materia prima d’elezione è la cera d’api; è anche possibile acquistare quest’ultima in quantità sufficiente, e realizzare la propria candela in autonomia.
Un rituale indica l’insieme di atti utilizzati allo scopo di rendere efficace un incantesimo e far sì che abbia effetti sulla realtà, modificandola. Non è questa la sede per indagare i diversi tipi di rituali che è possibile effettuare; molto dipende dal risultato che si vuole raggiungere. Vi sono rituali efficaci per togliere malefici, per favorire il ritorno della persona amata o per attirare un nuovo amore, o ancora per guadagnare soldi, per trovare un nuovo lavoro e così via.
Un negozio esoterico in questo caso può essere utile per acquistare i materiali di cui abbiamo bisogno per svolgere il nostro rituale. Un rituale d’amore, ad esempio, potrà essere effettuato tramite l’utilizzo di candele rosse, nastri rossi, fogli di pergamena, sale ecc.
Gli amuleti sono molto importanti se ci si vuole difendere o proteggere da pericoli specifici, o anche allo scopo di aumentare il nostro potere magico. Bracciali e altri monili possono essere acquistati in un negozio esoterico per protezione: simboli che rappresentano divinità, o croci, o rappresentazioni stilizzate di un dio.
I tarocchi sono altri oggetti esoterici molto facilmente reperibili in qualunque negozio esoterico, specialmente online: molti sono i tipi di tarocchi utilizzabili e utilizzati, tarocchi italiani, tarocchi esoterici, tarocchi di Marsiglia…
Solitamente, i tarocchi maggiormente utilizzati per la divinazione sono i Tarocchi di Marsiglia, ma molti potrebbero considerare (a ragione) questo un tipo di articolo da collezione, decidendo di acquistare vari formati e tipologie di tarocchi, alcuni a scopo puramente ricreativo come, ad esempio, i Tarocchi di Casanova.
All’interno di un negozio esoterico è ovviamente possibile trovare anche oggettistica di vario tipo, come ad esempio la famosissima Tavola Ouija, utilizzata dagli spiritisti di tutto il mondo (ma anche da semplici appassionati) per rilevare la presenza di spiriti, fantasmi e altre entità del corpo astrale.
Altri oggetti che è possibile trovare in questo tipo di sezione sono le sfere di cristallo, usate per la divinazione e altre pratiche consimili, e i rilevatori di presenze, utilizzabili all’interno di luoghi che si ritengono infestati per accertare la presenza o meno di altre entità, benefiche o malefiche. Il rilevatore è una sorta di contatore Geiger che devi assolutamente avere se stai pianificando di andare a vivere altrove, e non vuoi avere brutte sorprese mentre ti accingi ad abitare una casa nuova.
E infine ecco una sezione essenziale per chi vuole evolvere e incrementare le proprie conoscenze in questo ambito. Nei migliori negozi esoterici, anche online, è possibile trovare ogni sorta di libri relativi ad argomenti chiave come la magia bianca, i tarocchi, le rune, il modo corretto di lanciare o preparare un incantesimo… Che aspetti? Vieni a scoprire il negozio esoterico di DirectoryRex: troverai tantissimi materiali adatti a soddisfare la tua curiosità!
]]>Che cos’è un famiglio? Per fare chiarezza sul punto, cominciamo col dire che il termine ha assunto un diverso significato a seconda del contesto entro il quale è impiegato. Il significato che a noi interessa è quello che ricollega il famiglio alle streghe: il compagno fedele di streghe, stregoni e sciamani.
Secondo alcuni, il famiglio sarebbe un demone minore, affidato alla strega allo scopo di compiere atti magici e di assisterla nelle magie. A tale scopo, i famigli assumono sembianze tali da mimetizzarsi bene con l’ambiente: essi possono, cioè, assumere la forma di piccoli animali, gatti o cani.
La forma preferita sotto la quale il famiglio ama mostrarsi è quella dell’animale domestico. Per lo più, si tratta di un gatto nero; ma può trattarsi anche di un cane, di una donnola, o di lepri, rospi o altri piccoli animali. Anche gli uccelli possono essere famigli sotto mentite spoglie: per la maggior parte, corvi e merli assolvono questa funzione.
Come si riconosce un famiglio? In generale, come abbiamo detto, questi demoni o assistenti delle streghe amano assumere la forma di piccoli animali o di animali domestici; alcune streghe possono anche averne più di uno solo, che magari hanno ereditato da un’altra strega. Il famiglio può assumere molte forme diverse, e quando si manifesta la necessità può eclissarsi.
Essi devono essere nutriti e curati dalla propria strega: uno dei pasti più ambiti è il sangue della strega in questione, che essi succhiano da un dito o dal terzo capezzolo (situato nel corpo delle streghe). I famigli hanno una triste reputazione: essi sono in grado di rovinare il raccolto o di fare inacidire il latte dei vicini della strega.
Le leggende del folklore irlandese, per fare un esempio, sono ricche di esempi di famigli (gatti neri, animali da compagnia di una strega) che provocano simili danni alle proprietà o al bestiame dei vicini. Se la strega dovesse essere catturata, in genere il famiglio non segue la stessa sorte: animale piuttosto egoista, preferisce scomparire nel nulla e non farsi trovare.
Il famiglio è una sorta di guardiano che viene dal mondo sovrannaturale. In generale, esso assiste la strega, la guida, la protegge, cerca di avvertirla dei pericoli e di tenerla al riparo; attraverso il sangue, esso stabilisce una relazione fisica con l’individuo.
I famigli possono assumere una forma fisica: in tal caso, sono molto bravi quando si tratta di avvertire la strega del pericolo. Un famiglio può essere poi elementale: uno Spirito della Natura, una Fata o anche un Unicorno. Infine può essere una creatura astrale, e in tal caso si unisce a noi poiché possiede qualità che a noi mancano.
Il famiglio avverte il padrone del pericolo anche, ad esempio, svegliandolo durante la notte, avvisandolo di possibili incendi, furti o disastri di altra natura. Alcuni famigli avvertono il padrone con un ringhio (o con un miagolio, o altro verso animale) della presenza, della stanza, di un’entità malefica, di una persona non voluta o di qualcuno che ha effetti o energie negative su di noi.
In generale, per attirarlo a noi, o per evocarlo è sufficiente meditare e chiamarlo, in modo tale da attirarlo verso di noi. I famigli vengono, però, solo se di propria spontanea volontà hanno il desiderio di farlo. A volte possono comparire in sogno oppure mentre stiamo meditando; quel che è certo è che verranno da noi solo se ciò corrisponde al loro desiderio.
Su Internet è facile reperire molte meditazioni che illustrano come ottenerne uno: per evocare questa sorta di animale guida è possibile porsi in uno stato di completo rilassamento e seguire le “istruzioni” della meditazione in questione, allo scopo di evocare il famiglio e tentare di ottenere protezione, riparo e consiglio da esso.
In alternativa, è possibile effettuare dei rituali che permettono di evocare il famiglio. In stato di trance, si può provare a contattare il proprio famiglio: il rituale più comune utilizzato a questo scopo è però altamente pericoloso, motivo per cui si sconsiglia di utilizzarlo senza avere una conoscenza accurata delle pratiche magiche.
In passato, si riteneva che i famigli fossero donati alle streghe dal diavolo in persona, e che fossero essi stessi demoni molto potenti. Questo portò, nel Medioevo, al sorgere di un’isteria collettiva nei confronti delle streghe e dei gatti neri (ritenuti famigli per eccellenza, ed emissari del diavolo). Nell’ambito della magia Wicca, molti sono i rituali che possiamo trovare in base ai quali è possibile evocare od ottenere un famiglio.
Nella tradizione cristiana, esso è ritenuto un demone minore da affiancare alla strega, e che assume generalmente la forma di un animale (come abbiamo visto, la forma più diffusa assunta da esso è quella di un gatto). Nel Medioevo si assiste a un vero e proprio massacro di queste creature (ciò porterà a una diffusione abnorme dei topi e della peste).
Il famiglio però non ha assunto ad infinitum la connotazione negativa di essere demoniaco. Molti famigli erano anche considerati assistenti di uomini molto saggi o di capi villaggio. In tali casi, i famigli erano utilizzati ampiamente per i loro poteri di guarigione e di divinazione; servivano spesso a diagnosticare una fattura o a ritrovare tesori, oggetti perduti.
Il famiglio è un animale che nella wicca assume forte connotazione benefica: spesso viene ritenuto in grado di proteggere il proprio padrone, accorgendosi per tempo di persone o entità che emanano vibrazioni negative e, in quel caso, aiutando il padrone, la strega o il mago a proteggersi. Il significato del famiglio è stato via via modificato nel corso del tempo; molti ritenevano che esso potesse portare fortuna in amore, nel lavoro o nel successo.
Alcuni maghi effettuavano rituali per evocare un famiglio e, dopo averlo richiamato, lo imprigionavano in anelli o bottiglie. Il famiglio non è un animale indispensabile alla strega; tuttavia, esso è molto utile e serve spesso a potenziare o a migliorare le arti magiche della strega, del mago o dello sciamano. Una curiosità: il famiglio è figura ricorrente nei videogiochi o nei giochi di altro tipo a tema fantasy.
]]>Il Giardino dei Tarocchi è un parco artistico, situato a Capalbio (Toscana), ideato dall’artista Niki de Saint Phalle e “popolato” da statue e sculture i cui tratti sono ispirati agli Arcani Maggiori dei tarocchi.
Il Giardino dei tarocchi nasce nel 1979, per volontà dell’eclettica artista e scultrice Niki de Saint Phalle, che per la sua creazione prese ispirazione dal Parque Guell di Antoni Gaudì, situato a Barcellona. Nel Giardino troviamo 22 imponenti statue in cemento e acciaio, impreziosite da vetri e ceramiche colorati, alla cui realizzazione hanno partecipato nomi importanti della storia dell’arte.
Il parco è aperto al pubblico dal 1998. Dove si trova, precisamente? La località è Garavicchio, in provincia di Grosseto: online è possibile reperire numerose informazioni che spiegano come arrivare nel luogo in cui si trova il Giardino dei Tarocchi, per potere ammirare questo splendido parco, sintesi perfetta di esoterismo, arte, natura, simbolismo e contemporaneità. Sempre su Internet è possibile trovare le informazioni essenziali sugli orari, i prezzi e le foto del Giardino dei Tarocchi.
Il Giardino dei Tarocchi è aperto dal 1° Aprile al 15 di Ottobre. Il parco è aperto dal lunedì alla domenica, e gli orari sono i seguenti: 14:30 – 19:30.
Il prezzo per l’accesso al Giardino dei Tarocchi è di 12 euro per il biglietto intero, 7 per gli studenti.
L’ingresso gratuito nel Giardino è consentito ai disabili e ai bambini di età inferiore ai sette anni; i cani sono ammessi, purché siano tenuti al guinzaglio. Inoltre, nei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo, Novembre e Dicembre, nel primo sabato del mese e dalle ore 9 alle 13 è consentito l’ingresso gratuito al Giardino dei Tarocchi per tutti i visitatori. Gruppi di almeno 25 persone possono entrare usufruendo del prezzo ridotto, prenotando almeno 10 giorni prima.
Indicazioni stradali accurate sono disponibili per capire come arrivare al Giardino dei Tarocchi; sul sito ufficiale del Giadino è inoltre possibile consultare una mappa interattiva molto ben fatta, che illustra sia la struttura del Giardino, sia la posizione delle statue. Cliccando sulle icone è possibile osservare la foto di ciascuna statua, corredata da una breve descrizione dell’opera.
Niki de Saint Phalle ha iniziato la costruzione del Giardino nel 1979: per oltre diciassette anni è andata avanti la costruzione di quello che lei stessa considerava “il sogno magico e spirituale della sua vita”: per tutto il percorso si viene trasportati in una sorta di dimensione onirica, all’interno della quale le opere d’arte sono arricchite da frasi e citazioni che le accompagnano e che ne consentono una più agevole comprensione.
Persino il padiglione d’ingresso sembra voler marcare la distinzione tra il mondo della realtà (quello esterno) e quello interno, intriso di esoterismo e spiritualismo. L’opera è costituita da una muraglia di tufo, ed è stata realizzata da Mario Botta.
E’ stato terminato soltanto nel 1996, e un anno dopo viene affidato alle cure della fondazione creata dalla stessa Niki de Saint Phalle. Alcune opere sono rimaste incompiute a causa della morte dell’artista, avvenuta nel 2002.
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