Arcani Maggiori

arcani maggioriArcani Maggiori: la forza segreta delle ventuno carte più antiche al mondo.

Gli Arcani Maggiori, detti anche Trionfi, sono il cuore pulsante dei Tarocchi, antiche carte divinatorie la cui storia è complessa e per certi versi misteriosa; si tratta in pratica di un gruppo di ventuno carte, alle quali si aggiunge “Il Matto”, una carta che vive di vita propria e che ha un ruolo particolarissimo nel contesto della divinazione.

Nella cartomanzia gli arcani maggiori sono sinonimo di “approfondimento”, una “chiave di lettura” importantissima, che si sviluppa intorno a svariate tecniche di interpretazione, alcune delle quali si avvalgono del solo utilizzo di queste potenti 21 carte, altre invece procedono utilizzando tutte e 78 le carte dei Tarocchi; l’applicazione di una tecnica anziché di un’altra dipende dall’esperienza del cartomante.

Gli Arcani Maggiori dei Tarocchi, hanno un fondamento esoterico legato alla cabalistica, alla numerologia e all’esoterismo più puro, e affondano le radici in epoche remote; benché erroneamente si creda che il culto e l’uso dei Tarocchi e degli Arcani Maggiori siano nati intorno al XV secolo nell’Italia Settentrionale.

I significati e i poteri divinatori di ciascuna delle 21 carte degli Arcani Maggiori, in epoca recente sono direttamente acquisiti dalle influenze della Cabala, e dalle tradizioni mistiche medievali, quindi fanno riferimento al 1400, ma queste carte sono molto più antiche e il loro utilizzo molto più complesso, legato a eventi oscuri,  potere occulto, alla vita e alla morte e a fatti storici. La lettura degli Arcani Maggiori è densa e articolata; e spesso per fare una divinazione più mirata il cartomante deve contrapporre gli Arcani Maggiori agli Arcani Minori, che sono la porta che si apre sul contesto che viene analizzato attraverso l’interpretazione del cartomante; più sarà profonda l’esperienza e la sensibilità di quest’ultimo più sarà efficace la divinazione.

Ogni Arcano Maggiore ha un significato specifico, ma che si arricchisce o cambia a seconda dell’abbinamento casuale che nasce dalla diversa tipologia di “disposizione” sul tavolo delle carte, dalla differenti domande poste dall’interlocutore durante il consulto, dai diversi elementi in gioco in quel momento; i risultati sono molteplici; sovrappongono e si mescolano, e richiedono quindi un’analisi profonda e sapiente.

 

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