Induismo

induismoInduismo: storia della religione induista.

L’induismo, o religione induista si compone di tre diverse tradizioni:

– Shivaismo

– Vishnuismo

– Shaktismo

Ovviamente in tutte e tre le forme di induismo la divinità principale è quella che da il nome alle rispettiva tradizioni, quindi Shiva, Visnù e Shakti.

La religione indiana di un tempo era quella induista per l’appunto oggi ancora persiste ma non è largamente diffusa come nel passato.

Le divinità indiane legate alla fede induista sono davvero moltissime, quindi in termini politeistici come è poi questa religione, il phanteon è davvero molto ampio potenzialmente.

Per menzionarne almeno una per lettera troviamo:

Avatar: nome ormai molto noto ma di cui si conoscono pochi riferimenti, nella religione indù un Avatar è un essere che scende sulla terra per ristabilire il Dharma ovvero la legge cosmica che va seguita.

Brahma: è il creatore dell’universo materiale, deriva dalla tradizione vedica e letteralmente Brahman non era un termine al maschile.

Chandra, nell’induismo è il dio (maschio) luna che si è andato sostituendo la divinità femminile legata alla notte nelle culture matrilineari.

Devi, dal sanscrito: colei che risplende una Devi è legata al culto Shaktiano e in generale del femminino.

– Si passa alla lettera G con il dio Ganesha una divinità molto conosciuta del phanteon induista. E’ una divinità raffigurata con la testa di elefante lui unisce gli aspetti del femminile patriarcale con quelli del maschile patriarcale, quindi dolcezza e forza.

Hanumat è un vanara ovvero uno spettro dall’aspetto di scimmia, figlio della divinità induista del vento.

Indra questa divinità è legata alla magia, al fulmine e ai temporali secondo la religione induista, ma è anche una divinità guerriera il cui nome tradotto significa signore.

Jagannatha divinità legata alla murti anche lui è considerato come il signore.

Kalì la dea oscura che perde il contatto con la terra e nel patriarcato induista incarna solamente l’aspetto feroce della dea primigenia del matrilinearismo, comunque è considerata una divinità superiore.

Lokapala sono dei guardiani dei quattro punti cardinali nell’induismo.

Matsya è un Avatar di Visnu, le sue vicende sono narrate nel testo Matsya Purāṇa.

– I Naga, sono uomini-serpenti nella mitologia indiana e legate alla religione vedica, tra i naga troviamo Manasa, Mucalinda, Shesha che è Visnù trasformatisi in naga con mille teste, e Vasuchi.

– La dea Parvati sposa di Shiva e madre di Ganesha.

Rama è un eroe non propriamente una divinità ma acquisisce tale attribuzione divina come Avatar di Visnù.

– La dea Shakti che nell’induismo è la personificazione dell’energia e della potenza ha un ruolo divino, la shakti nelle filosofie matrilineari è l’energia sessuale liberata dalle catene del patriarcato ma nell’induismo viene intesa come energia divina.

– La Trimurti, è il triplice aspetto della divinità nell’induismo, si presume che tale concezione però sia molto più antica della religione induista, infatti la Dea nell’animismo pre patriarcale aveva triplice aspetto, nascita morte e resurrezione legato ai cicli delle stagioni e in generale ai cicli della natura, nell’induismo il concetto di Trimurti è invece legato a Brahma, Shiva e Visnù tre divinità maschili.

Uma uno degli aspetti della dea Parvati, viene identificata come divinità femminile della conoscenza.

Vishnu è un Deva importante che nel tempo si è andato affermando nella religione indù, è la divinità protettrice del mondo e del Dharma.

Yama è la divinità del trapasso delle anime e della morte secondo la religione indiana e induista, a lui spetta il compito di indirizzare le anime e fu anche definito come Dharma dovendo giudicare chi poteva attraversare le dimensioni infere di cui lui è padrone.

Questa religione al pari di altre, nel tempo ha avuto delle frammentazioni e generando anche la religione Sikh, il Giainismo, e quella buddhista.

Sembra che l’Induismo tragga la sua ispirazione e anche taluni ruoli attribuiti a diverse divinità da una religione ancor più antica che sembrerebbe affondare le radici nel periodo Mesolitico.

L’insegnamento dei Veda fu però raccolto in testi molto tempo dopo e già con l’avvento dell’induismo vero e proprio, il testo primigenio che raccoglieva gli insegnamenti spirituale Vedici fu lo Shakta, dal primo ne seguirono altri che dapprima si limitarono a raccogliere Inni alle divinità e poi divennero veri e propri testi sacri per questa religione, questo periodo di raccolta e scrittura degli Shakta partì all’incirca dal 1.750 e arrivò fino al 500 a.C.

Tale religione ha anche a che vedere con lo Zoroastrismo per quanto riguarda la sua lingua legata alla liturgia, lo Zoroastrismo a sua volta fu una filosofia spirituale legata al profeta Zarathustra la cui divinità principale, il dio assoluto era Ahura Mazda, che rappresenta il soffio vitale – concetto che ritroveremo poi anche nel Buddhismo – collegato allo spirito.

Dalla religione di tipo Vedico a quella Induista – che diede vita anche al Buddhismo e allo Giainismo – si passò durante la riforma che avvenne tra l’800 e il 200 a.C.  questo periodo fu quello responsabile – positivamente – di concetti e pratiche come lo Yoga, e di Samsara ovvero il ciclo della vita, nascita morte e reincarnazione secondo i precetti induisti. Collegato al Samsara il concetto di interruzione di questo ciclo che è definito come Moksa. Il periodo successivo che corrisponde al medioevo occidentale fu quello della nascita delle tre filosofie legate alle tre divinità di cui parliamo all’inizio del nostro articolo, Shaktismo, Shivaismo e Visnuismo.

Arrivò poi il colonialismo in quelle regioni e questo diede spunto alla religione Sikh che a tutt’oggi mantiene nel Punjab la sua massima espressione, in quella specifica regione dell’India infatti il sikhismo mantiene molte adesioni ed è una delle religioni più seguite, le influenze di questa religione che deriva dalle parole di diversi Guru nel corso dei secoli, sono comunque anche di tipo islamico, infatti anche per quanto riguarda la concezione del femminino tale filosofia religiosa ha fatto passi indietro rispetto all’Induismo storico considerando le donne ancor meno di come erano viste – seppur in maniera patriarcale – nell’Induismo.

L’Induismo, come avrete compreso, ha una storia davvero antica e come altre forme di religione nel corso dei secoli è cambiato e ha generato anche altre filosofie spirituali e religiose.